Linkem, operatore 5G leader in Italia nel settore della banda ultralarga wireless, e Cubbit, startup italiana e primo provider europeo di cloud storage distribuito, annunciano un accordo di sperimentazione per esplorare le potenzialità di tale soluzione tecnologica che può trovare applicazioni dedicate anche nel settore delle telecomunicazioni.
A fronte del quotidiano aumento dei dati prodotti, e degli incrementi esponenziali previsti nei prossimi anni, servono nuove modalità di condivisione e protezione degli stessi. L’istituto di ricerca Gartner ha già individuato nel cloud distribuito uno dei trend tecnologici del 2021. Lo studio Gartner Top Strategic Technology Trends for 2021, identifica, infatti, nel distributed cloud lo strumento che può aiutare le organizzazioni a ridurre i costi della gestione dei dati e a soddisfare le direttive che richiedono la conservazione dei dati in una specifica area geografica.
La collaborazione tra le due aziende si inserisce in questo scenario per supportare lo sviluppo di soluzioni per la gestione dei dati in ambito B2C e B2B basate su questa nuova tecnologia. Questa prima iniziativa, che per Cubbit rappresenta l’apertura al mondo B2B, faciliterà lo sviluppo di vere e proprie reti aziendali dedicate, in una modalità replicabile per qualsiasi tipo di impresa.
I partner lavoreranno secondo il modello di open innovation, che Linkem supporta attivamente attraverso il suo LinkemLab, per contribuire all’innovazione degli attuali paradigmi del mercato del cloud in termini di standard vigenti, sicurezza, privacy e sostenibilità ambientale. Cubbit non utilizza, infatti, data center centralizzati per offrire i propri servizi cloud, bensì abilita data center distribuiti che sfruttano le risorse già presenti nelle aziende e nelle case, dove qualsiasi dispositivo (server, computer, router, dispositivi IoT etc.) può potenzialmente trasformarsi in un nodo della rete, il cosiddetto “Swarm”. Questa architettura è garantita da un software proprietario sviluppato interamente in Italia dalla startup deeptech.
“Di fronte a un aumento esponenziale delle informazioni da conservare e condividere, riteniamo necessario pensare a nuove modalità di gestione e protezione dei dati. Per questo, nell’ambito del suo programma di open innovation, Linkem ha scelto la start up innovativa italiana Cubbit, per supportare il progetto di creazione Cloud distribuito in cui possano coesistere la sovranità del dato, il rispetto della privacy e anche la riduzione della quantità di emissione di Co2 prodotta per l’alimentazione e il raffreddamento dei data center” ha dichiarato Daniele Righi, Business Innovation and LinkemLab Officer di Linkem. “La sostenibilità ambientale è una delle sfide che il settore telco e ICT non può perdere, oltre che un obiettivo di competitività fissato a livello nazionale e per tutti i settori dell’economia. Insieme a Cubbit lavoriamo per tracciare una strada in questa direzione e condividere buone pratiche anche in termini dell’integrazione di offerta ai clienti per lo sviluppo di nuovi servizi verticali 5G ha concluso Righi.
La sperimentazione con Linkem, inoltre, si svolge nell’ambito di Next Generation Cloud Pioneers, una iniziativa di Cubbit – la cui campagna di adesione è aperta fino al 31 ottobre – che consente a un selezionato numero di aziende italiane di adottare o testare la tecnologia del cloud distribuito potendo entrare a far parte di un network riservato.
“Quella di Cubbit è una tecnologia abilitante, che come tale trova numerosi campi di applicazione, e quello delle Telecomunicazioni è senz’altro uno dei più interessanti” – ha dichiarato Alessandro Cillario, co-founder e co-CEO di Cubbit. “Il 5G e l’IOT porteranno nelle case e nelle aziende di tutto il mondo miliardi di device connessi, e ognuno di essi potrà potenzialmente ospitare la tecnologia Cubbit. Siamo felici che Linkem sia stata la prima azienda a collaborare con Cubbit per la sperimentazione di una soluzione di cloud storage distribuito dedicata nell’ambito del nostro programma Next Generation Cloud Pioneers”, ha sottolineato Stefano Onofri, co-founder e co-CEO di Cubbit.
Nel corso del 2020 Cubbit ha distribuito i propri prodotti ai suoi primi 3.500 clienti in oltre 70 Paesi nel mondo e oggi la sua rete distribuita protegge più di 20 milioni di documenti salvati.