Thierry Breton, Commissario europeo per il Mercato interno, ha annunciato una nuova misura di protezione per prevenire gli attacchi hacker e rafforzare la sicurezza informatica degli Stati membri.
Il Forum internazionale sulla sicurezza informatica di Lille di quest’anno vede la partecipazione del Commissario europeo per il Mercato interno Thierry Breton. Intervistato da Les Echos, Breton ha sottolineato un dato preoccupante, ovvero l’aumento del 140% degli attacchi informatici in Europa dall’inizio della guerra in Ucraina, il che lascia spazio ad una sola certezza: la necessità che i membri dell’UE uniscano le forze per proteggersi meglio dagli attacchi hacker.
Al giorno d’oggi non è solo necessario proteggere i computer e le infrastrutture critiche ma, come ha spiegato Breton, anche gli oggetti connessi della vita quotidiana rappresentano delle vulnerabilità ed ha sottolineato l’attuazione del Cyber Resilience Act, il progetto di legge che introduce requisiti di sicurezza informatica per tutti i dispositivi connessi.
Presto sarà lanciato un progetto di portata differente. Il 18 aprile, Thierry Breton presenterà il Cyber Solidarity Act, che descrive come uno “scudo informatico europeo”. Lo scopo è quello di rilevare gli attacchi hacker prima che avvengano e di essere in grado di fornire risposte adeguate alle violazioni.
La previsione è quella di investire 1 miliardo di euro, due terzi dei quali saranno finanziati dall’Unione europea, per costruire almeno cinque centri di sicurezza “Security Operations Centres”, e creare una sorta di riserva informatica europea pronta ad intervenire in caso di attacco. Infine, prenderà il via l’iniziativa “Cyber Skill Academy”, per la formazione sulla cyber security.
“Come gli oceani o lo spazio, il cyberspazio è una dimensione nuova e sempre più contesa. Poiché lo spazio dell’informazione non si ferma ai nostri confini fisici, l’Europa deve proteggere il suo cyberspazio per ovvie ragioni di sovranità”, ha dichiarato.