Una nuova ricerca commissionata dal Gruppo LEGO rivela che, se da un lato le ragazze di oggi si sentono sempre più a loro agio con diversi tipi di attività creative e di gioco, dall’altro, durante la crescita, rimangono frenate a causa degli stereotipi di genere radicati nella società. Lo studio è stato condotto dal Geena Davis Institute in occasione della Giornata Internazionale delle Ragazze istituita dall’ONU, per accompagnare il lancio della nuova campagna LEGO “Ready for Girls”, che celebra le ragazze che ricostruiscono il mondo attraverso il problem solving creativo.
La ricerca, che ha intervistato quasi 7.000 genitori e bambini dai 6 ai 14 anni in Cina, Repubblica Ceca, Giappone, Polonia, Russia, Regno Unito e Stati Uniti, evidenzia la necessità per la società di ripensare le proprie percezioni, azioni e parole per sostenere l’empowerment creativo di tutti i bambini.
Ready for Girls
I risultati della ricerca mostrano che le ragazze si sentono pronte ad affrontare il mondo ma, al contrario, la società non lo è nel sostenere la loro crescita attraverso l’apprendimento ludico. Se si parla di gioco creativo, le giovani donne non si sentono per niente limitate per questo tipo di attività: rispetto ai ragazzi, infatti, sono più restie ai pregiudizi di genere (il 74% dei ragazzi contro il 62% delle ragazze crede che alcune attività siano solo per un determinato genere) e più aperte verso i diversi tipi di gioco rispetto anche a quello che i loro genitori e la società tipicamente impongono. Per esempio, l’82% delle ragazze crede che sia giusto giocare a calcio e che i loro coetanei pratichino la danza classica, rispetto al solo 71% dei ragazzi. Tuttavia, nonostante i progressi compiuti dalle giovani donne, che eliminano i pregiudizi già in tenera età, gli atteggiamenti generali che circondano il gioco e le carriere creative rimangono disuguali e restrittivi. Infatti, secondo questa ricerca:
- I genitori che hanno risposto al sondaggio, indipendentemente dal fatto che abbiano un figlio, una figlia o entrambi, per la maggior parte delle professioni creative immaginano esserci un uomo a ricoprire tale ruolo. Sono quasi sei volte più propensi a pensare a scienziati e atleti uomini, piuttosto che donne (85% contro 15%) e più di otto volte ad immaginare gli ingegneri come uomini che donne (89% contro 11%). I bambini intervistati in questa ricerca condividono queste stesse impressioni, ad esclusione delle ragazze, che sono molto più propense dei loro coetanei a considerare una gamma più ampia di professioni sia per le donne che per gli uomini.
- Gli approfondimenti indicano inoltre, che le ragazze, in genere, sono incoraggiate verso attività più cognitive, artistiche o legate alla performance rispetto ai ragazzi, che invece sono più propensi ad essere spinti in attività fisiche e di tipo STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics). I genitori coinvolti in questo studio sono quasi cinque volte più predisposti a incoraggiare le ragazze rispetto ai ragazzi a impegnarsi in attività di danza (81% vs. 19%) e di dress-up (83% vs. 17%), e più di tre volte più propensi a fare lo stesso per la cucina (80% vs. 20%). Al contrario, sono quasi quattro volte più disposti a incoraggiare i ragazzi verso giochi di programmazione (80% vs. 20%) e sport (76% vs. 24%) e oltre il doppio quando si tratta di giocattoli di codifica (71% vs. 29%)
Rebuilding the World
Nella Giornata Internazionale delle Ragazze, il Gruppo LEGO vuole invitare genitori e bambini a sostenere il gioco inclusivo. Per aiutarli, l’azienda ha sviluppato una divertente guida in 10 passi che si conclude con una call to action rivolta ai genitori: l’idea è quella di condividere le foto delle creazioni LEGO dei loro figli su uno sfondo AR predefinito che riporta le parole “Get the World Ready for Me”.
Inoltre, il Gruppo LEGO ha realizzato dei cortometraggi che celebrano le aspirazioni e le idee imprenditoriali di giovani donne degli Emirati Arabi Uniti, degli Stati Uniti e del Giappone: ognuna delle quali sta già ricostruendo il mondo attraverso la creatività.
Fatima & Shaika (18 e 8 anni, EAU): Fatima è la più giovane inventrice degli EAU. Sua sorella Shaika ama lo spazio e vuole essere la prima donna sulla Luna.
Chelsea (11, USA) è la fondatrice di Chelsea’s Charity, dove distribuisce gratuitamente materiale artistico ai bambini bisognosi in modo che possano esprimere creativamente le loro emozioni e superare i momenti difficili.
Mahiru (11 anni, Giappone) è un membro chiave di SEEDS+, una marching band scolastica che come mission ha portare gioia attraverso la musica e la creatività, per ricostruire la percezione in cui la sua città viene vista, dopo il periodo difficile che ha passato.
“Come mamma di tre bambini, da sempre ammiro il Gruppo LEGO e sono rincuorata dal loro impegno globale espresso in questo studio, che ha lo scopo di fornirci indicazioni su come possiamo ispirare concretamente la creatività nelle ragazze attraverso il gioco e la narrazione“, ha detto Geena Davis, fondatrice del Geena Davies Institute on Gender in Media. “Sappiamo anche che mostrare alle ragazze attività uniche e non stereotipate può portare a un punto di vista più ampio di possibilità e opportunità future“.
La campagna sarà ulteriormente amplificata attraverso partnership locali e attività in diverse aree.
In Italia, ad esempio, il 18 ottobre partirà la campagna “Mums of Girls” per sostenere e celebrare la creatività delle bambine e rendere il gioco più aperto e significativo per i loro genitori. Il progetto ha l’obiettivo di sensibilizzare le mamme e i papà sull’importanza di sostenere i sogni delle donne del futuro fin dalla tenera età, qualunque essi siano. Ambassador del progetto, Kiara Fontanesi, pilota motociclistica italiana e prima donna a vincere il Campionato mondiale di motocross per quattro volte consecutive. L’esperienza della campionessa, vittorie e sfide compresi, vuole essere una testimonianza di quanto l’impatto e il supporto dei genitori è stato importante per realizzare il suo sogno. Partendo proprio da questo esempio, Kiara a sua volta, essendo mamma di una bambina, sarà pronta a sostenere ogni ambizione e progetto della propria figlia.
Il ruolo dell’attività ludica LEGO
Il Gruppo LEGO crede nel valore dell’apprendimento ludico e che lo sviluppo delle competenze del 21° secolo attraverso il gioco LEGO sia ugualmente rilevante per tutti i bambini.
Sebbene molti genitori percepiscono il marchio LEGO come un buon esempio di inclusività, il gioco LEGO è considerato più rilevante per i ragazzi che per le ragazze: il 59% dei genitori infatti, dice di incoraggiare all’uso dei mattoncini LEGO i loro figli maschi, mentre il 48% le loro figlie. Questa differenza è diventata più pronunciata quando ai genitori è stato chiesto di completare una valutazione sugli stereotipi: il 76% ha rivelato che incoraggerebbe il proprio figlio nel gioco LEGO, contro il 24% che lo consiglierebbe a una figlia.
“I benefici del gioco creativo, come la costruzione della fiducia, della creatività e delle capacità di comunicazione, sono sentiti da tutti i bambini, eppure sperimentiamo ancora stereotipi arcaici che etichettano le attività come adatte solo ad un genere specifico. Noi del Gruppo LEGO sappiamo di avere un ruolo importante per rimediare a questa situazione e questa campagna è una delle diverse iniziative che stiamo mettendo in atto per aumentare la consapevolezza sulla questione di genere e garantire che il gioco LEGO sia il più inclusivo possibile. Tutti i bambini dovrebbero essere in grado di raggiungere il loro vero potenziale creativo“, dice Julia Goldin, CMO LEGO Group.
La campagna ‘Ready for Girls’ ha lo scopo di aiutare le ragazze a ricostruire la storia e ad accogliere più coetanee possibili nel mondo delle costruzioni LEGO, assicurandosi che non perdano i benefici che ne derivano a causa delle aspettative della società. L’azienda farà in modo che ogni bambino, indipendentemente dall’identità di genere, si senta libero di poter costruire qualsiasi cosa gli piaccia, giocando in un modo che li aiuterà a sviluppare e realizzare il loro talento unico.