Secondo molti dipendenti di Tesla, il comportamento sempre più irregolare di Elon Musk su Twitter sta danneggiando sempre più i dati di vendita dell’azienda automobilistica.
Quando Elon Musk ha preso le redini di Twitter, il magnate della tecnologia è passato dall’essere una storia di successo all’epitome di un troll megalomane agli occhi del pubblico. Nel giro di due mesi è riuscito a spingere Twitter sull’orlo del collasso. L’azienda non solo sta perdendo milioni di dollari ogni giorno, ma non è nemmeno in grado di sistemare la propria piattaforma: il nuovo CEO ha licenziato il 90% del personale. La macchina è rotta, le finanze sono al minimo e l’immagine mediatica dell’azienda è gravemente danneggiata.
Elon Musk sta utilizzando ogni tipo di mezzo per far passare il suo messaggio, dalla sua gestione disordinata di Twitter al suo aperto sostegno alle frange più dure del Partito Repubblicano, fino all’attacco su larga scala ad Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases e architetto della strategia anti-Covid degli Stati Uniti. Negli Stati Uniti è una figura divisiva e le sue posizioni sono fonte di malcontento per molti.
Secondo i dipendenti Tesla, ogni sfogo di Elon Musk porta alla cancellazione degli ordini
Secondo la testimonianza di due clienti che hanno chiamato Tesla, la personalità e le dichiarazioni di Elon Musk sono sempre più spesso citate come motivi per annullare l’acquisto. Queste defezioni avvantaggiano i concorrenti di Tesla e fanno crollare il prezzo delle azioni della società. Secondo quanto riferito, ha perso il 33% del suo valore dal 27 ottobre 2022, quando Elon Musk ha assunto la carica di CEO di Twitter.
La debacle di Twitter sta iniziando ad avere un effetto sulle entrate di Tesla, cosa che gli investitori e gli altri partner di SpaceX e Tesla non vedono di buon occhio. In questo contesto, Elon Musk dovrebbe rimanere a capo di Twitter? L’opinione della Twittosfera non potrebbe essere più chiara: il 57% degli intervistati ritiene che il CEO debba lasciare il suo posto. Lo farà davvero?