Kaspersky rimosso dal Google Play Store: utenti Android cercano alternative, mentre le app restano ancora disponibili su iOS nell’App Store di Apple.

Un nuovo colpo per le aziende tecnologiche russe: Kaspersky è l’ultimo bersaglio degli Stati Uniti, e il suo impatto si fa sentire soprattutto per gli utenti Android in tutto il mondo. Dopo il divieto imposto su Huawei e le richieste di vendita di TikTok, ora tocca alla famosa azienda di sicurezza informatica. Scatta ufficialmente il blocco, e gli utenti già iniziano a notare i primi effetti.

Chi questa mattina ha cercato di scaricare un’app Kaspersky dal Google Play Store ha avuto una brutta sorpresa: le app dell’azienda non sono più disponibili. Al loro posto, lo sotre offre alternative come Norton, Avast, AVG, ESET e altri concorrenti. Anche se non è chiaro se la rimozione sia stata una decisione di Google o un’azione preventiva di Kaspersky, il risultato è lo stesso: gli utenti Android dovranno trovare altre soluzioni per continuare a utilizzare i servizi dell’azienda russa.

Nel frattempo, chi usa un iPhone può stare tranquillo, almeno per ora. Le app di Kaspersky sono ancora disponibili nell’App Store di Apple, un dettaglio che fa pensare a una differenza di approccio tra i due colossi della tecnologia. Tuttavia, non si sa quanto questa situazione possa durare.

Sul sito web di Kaspersky, l’assenza delle app nel Play Store è già stata riconosciuta, con l’azienda che offre delle soluzioni alternative per il download. Gli utenti Android possono ora scaricare l’app direttamente tramite sideload, oppure utilizzare sore alternativi, come quelli offerti da produttori di smartphone come Samsung, Xiaomi e Huawei. Non è chiaro se le future modifiche a Google Play Protect influenzeranno il funzionamento delle app installate tramite metodi non ufficiali, ma l’incertezza rimane alta.

La scelta rientra in una strategia più ampia degli Stati Uniti per colpire aziende considerate vicine a potenziali avversari geopolitici, come la Russia e la Cina. Dopo aver imposto restrizioni a Huawei e TikTok, il blocco di Kaspersky rappresenta un ulteriore passo verso l’esclusione delle aziende tecnologiche non allineate agli interessi statunitensi.

Per chi dipende dai servizi di sicurezza di Kaspersky, questa situazione crea non pochi disagi. Con l’assenza delle app dal Play Store, molti dovranno fare i conti con metodi di installazione più complessi, che potrebbero scoraggiare i meno esperti. Tuttavia, resta da vedere se la mossa di Google sarà definitiva o se verranno trovate delle soluzioni alternative per garantire l’accesso ai servizi di Kaspersky anche sui dispositivi Android.

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Carolina Napolano
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