Presentato a Milano il primo studio sul mercato dei software made in Italy: Italian Tech Landscape. Lo studio mappa oltre 1.500 software italiani, evidenziando un fatturato totale di 3,48 miliardi di euro e 23.109 addetti.
L’Italia si distingue nel panorama internazionale con il primo studio approfondito sul mondo dei software nazionali, denominato “Italian Tech Landscape”. Presentato a Milano, il progetto nasce dalla visione dell’imprenditore Max Brigida, fondatore di Software Italiani, in collaborazione con AssoSoftware, Cerpem, e il supporto di importanti aziende del settore tecnologico come TeamSystem.
Il fatturato totale delle software house italiane ammonta a 3,48 miliardi di euro, con una media per azienda di 6,78 milioni di euro e un contributo allo 0,18% del PIL nazionale. Le aziende del settore impiegano 23.109 dipendenti, con una media di 42 persone per azienda.
La ricerca ha mappato oltre 1.500 software made in Italy, categorizzandoli in 16 macrocategorie. La categoria più numerosa è quella dei software gestionali, che rappresenta il 40,2% del totale. Seguono i servizi con il 15,7%, il Martech con il 15,2%, le HR con il 9,8%, e i software ERP con il 6%. Nonostante il potenziale, il settore dei software basati su intelligenza artificiale rimane fermo al 3,6%, ostacolato dall’accessibilità per le PMI.
A livello territoriale, la Lombardia guida la classifica con il 36,6% dei software sviluppati nella regione, seguita da Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana e Lazio. La Lombardia primeggia anche per fatturato complessivo e numero di dipendenti, con 1.451 milioni di euro e 8.091 dipendenti.
Le startup italiane del software registrano un fatturato complessivo di 172 milioni di euro, con una media di 1,36 milioni di euro e 1.652 dipendenti.
Max Brigida, ideatore del progetto, mette in luce l’importanza della tecnologia e dell’innovazione come motori della crescita futura. Evidenzia il ruolo cruciale delle startup nel mercato italiano, proponendo la creazione di ecosistemi di supporto reciproco per promuovere ulteriormente il software italiano.
Il 58% dei software italiani è sul mercato da meno di 5 anni, dimostrando la freschezza e l’innovatività del settore. Solo il 16% ha tra 5 e 10 anni, il 18% tra 10 e 25 anni, e il 4% supera i 25 anni di presenza sul mercato.
L’Italian Tech Landscape mette in luce la vitalità e il dinamismo del settore del software in Italia, offrendo una base solida per la crescita futura e posizionando l’Italia come un importante player nel panorama tecnologico globale.