Nonostante il divieto governativo sull’uso degli iPhone per le comunicazioni ufficiali, la domanda in Russia continua a crescere. Le importazioni di dispositivi Apple sono quadruplicate nel 2024, alimentando un mercato grigio che elude le restrizioni imposte dalle sanzioni internazionali.

Gli iPhone continuano a essere oggetto del desiderio in Russia, nonostante il governo abbia vietato il loro utilizzo per le comunicazioni interne dei funzionari. Secondo il quotidiano Vedemosti, le importazioni di dispositivi Apple nel Paese sono quadruplicate tra gennaio e settembre di quest’anno, evidenziando un trend in netta crescita, anche in un contesto di sanzioni internazionali e restrizioni governative.

A sorprendere è proprio il dato legato agli acquisti governativi. Anche se gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni pesanti contro la Russia, il governo russo sembra aver trovato una via alternativa per procurarsi gli iPhone. Gli smartphone Apple non vengono più importati direttamente, ma tramite intermediari, i quali gestiscono flussi di merci provenienti da Paesi terzi. Uno di questi intermediari ha confermato di aver movimentato circa 6,9 milioni di rubli nel solo primo trimestre del 2024, un salto rispetto agli 1,6 milioni di rubli registrati nello stesso periodo dell’anno precedente.

In un contesto di restrizioni e divieti, il governo russo ha introdotto una normativa che consente l’importazione parallela di prodotti, permettendo di acquistare merci senza il consenso dei marchi proprietari. In altre parole, nonostante Apple abbia sospeso le vendite ufficiali in Russia, l’ingresso degli iPhone continua, alimentando un vero e proprio mercato grigio. Gli smartphone Apple, infatti, non possono essere venduti “legalmente”, a differenza dei dispositivi prodotti da marchi cinesi, che godono di un accesso regolamentato al mercato russo.

Il risultato è un aumento vertiginoso della domanda di iPhone nel Paese. Anche se la nuova linea iPhone 16 non è ufficialmente disponibile in Russia, ci sono file di russi pronti ad accaparrarsi il nuovo gioiello di Apple, dimostrando come l’attrazione per il marchio resti alta nonostante le difficoltà.

Curiosamente, mentre da un lato c’è il divieto per i funzionari di usare iPhone per questioni legate al lavoro, dall’altro, nulla impedisce loro di acquistarli per uso personale, il che crea una situazione ambigua, in cui lo smartphone è proibito in ambito lavorativo, ma desiderato e acquistato per scopi privati.

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