Oggi parleremo di un dispositivo che ha suscitato molto interesse nel bene e nel male: iPhone 16 Pro Max. Invece di esaltare però tutte le sue funzionalità, voglio fare una panoramica onesta e obiettiva, dopo un mese di utilizzo, evidenziando i lati negativi che spesso vengono trascurati. Preparatevi a scoprire tutta la verità su questo top di gamma!

Design e prezzo

Cominciamo con il design. Sicuramente elegante, ma un more of the same, visto che ricalca le vecchie generazioni con il design squadrato e la dynamic island, e colori oramai triti e ritriti, ma cosa dire del prezzo? L’iPhone 16 Pro Max parte da una cifra assolutamente vertiginosa: 1489€. A questo punto, ci si potrebbe chiedere: il prezzo giustifica il valore? Apple ci ha abituati oramai a costi proibitivi per qualsiasi dispositivo. Il problema è che la concorrenza si è adeguata, ma a volte il loro prezzo è giustificato da valori aggiunti, e ora la casa di Cupertino è costretta a inseguire. Un display più ampio di 0,2″ per entrambe le versioni (si passa dai 6.1″ ai 6.3″ nella versione Pro, e dai 6.7″ ai 6.9″ nella versione Pro Max), caratterizzato da cornici notevolmente più sottili, non giustifica comunque un cambio se si ha un iPhone dal serie 13 in avanti. Il refresh rate a 120 Hz si dimostra un ottimo display, ma resta una peculiarità dei modelli Pro, lasciando a 60 Hz le versioni base, scelta del tutto ingiustificabile nel 2024/2025, visto che smartphone Android di fascia media, ne sono oramai provvisti da anni.

Batteria e durata

La batteria è uno degli aspetti migliori di questo iPhone. Nella versione Max, si arriva tranquillamente a sera con ancora il 40% di carica residua, evento che non accadeva dai tempi di iPhone 13 Pro Max. Sul Pro normale invece, nonostante Apple prometta una durata migliorata, molti utenti segnalano che con un utilizzo intenso, il dispositivo tende a esaurirsi rapidamente.

Software e prestazioni

Da iOS 16 in avanti abbiamo vissuto due anni di pochi alti e tanti bassi, in termini prestazionali e di bug riscontrati. iOS 16 ha rovinato diverse batterie, mentre iOS 17 ha alternato release buone ad upgrade devastanti. iOS 18 porta con sé diverse migliorie, non solo grafiche, ma anche funzionali e resta sicuramente intuitivo (menu Impostazioni a parte, che è stato notevolmente incasinato a mio avviso, è stato tutto ricollocato e reimpaginato, obbligando spesso l’utente ad usare la funzione di ricerca per trovare una determinata sezione). Molti utenti però segnalano problemi di lag e bug sparsi. Tra notifiche che arrivano in ritardo, app native come Foto che si chiudono inaspettatamente durante l’editing, diciamo che possiamo pretendere sicuramente migliorie con una prossima release.

Lato processore, non c’è molto da dire. Parliamo del nuovo Apple A18 a 3nm in versione Pro con più potenza e 1 core in più per la GPU rispetto all’A18 di iPhone 16, sempre affiancato da 8GB di RAM e 256, 512GB o 1T di storage. Nato e studiato per supportare al meglio Apple Intelligence, peccato che noi in Italia, non ne potremo usufruire chissà fino a quando. E anche questo è un aspetto da considerare nella corsa all’innovazione, visto che Samsung e Google sono uscite con nuovi smartphone che hanno AI di proprietà, mentre Apple non solo ha dovuto chiedere soccorso ai creatori di ChatGPT, ma è ancora in alto mare.

Fotocamere e Tasto Controllo Fotocamera

Il comparto camere quest’anno è composto da:

  • una camera principale da 48MP con apertura f/1.8 e OIS,
  • una camera ultra-wide da 48MP con apertura f/2.2,
  • una camera periscopio da 12MP con apertura f/ e zoom ottico 5X
  • una camera interna da 12MP con apertura f/1.9.

Un top cameraphone, forse al momento il migliore disponibile sul mercato. Apple ha colmato il gap con i concorrenti da anni, e continua a puntare forte su questo aspetto. Gli scatti riescono a sorprendere; la grandangolare è migliorata molto, soprattutto con poca luce, e la principale ha una profondità di campo incredibile. I video hanno una qualità molto alta per risoluzione e messa a fuoco e un’esposizione perfetta, anche in scene con chiaroscuri difficili. Il 4K a 120fps può tirar fuori ottimi slow-motion. La nuova funzione di registrazione audio, che riesce ad eliminare i rumori di fondo usando solo i microfoni integrati, è una vera killer feature.

La novità di questa serie resta il tasto Controllo Fotocamera: un tasto capacitivo meccanico che attiva la fotocamera, ma anche altre applicazioni. Ebbene, credo che sia la novità più inutile di sempre. Tanto fumo e niente arrosto. Nell’utilizzo quotidiano, mi sono SFORZATO di usarlo. Molto sforzato. Ho tolto addirittura il tasto fotocamera dalla schermata di blocco. Ho attivato la fotocamera diverse volte premendo il nuovo tasto laterale, salvo poi però usare automaticamente il tasto touch per scattare. Dovevo cambiare modalità di scatto? Usavo il touch. Insomma, me ne dimenticavo. Perché le gesture sono tutto fuorché intuitive, il contrario di quello a cui Apple ci ha sempre abituato. Non parliamo poi delle cover: il tasto costringe i produttori di terze parti ad apportare tagli antiestetici e fastidiosi alle proprie custodie, restituendo un feedback decisamente brutto per chi lo impugna con la mano destra.

Il sistema di modifica delle foto, attivabile solo se si scatta con il serie 16 anche su modelli precedenti, è un po’ una presa in giro per ogni affezionato utente, perché alla fine si tratta di una castrazione software.

Conclusione

iPhone 16 Pro Max ha sicuramente alcune caratteristiche di punta che possono attrarre gli utenti, ma è essenziale considerare i lati negativi che potrebbero influenzare la vostra decisione d’acquisto. Un dispositivo non è solo valutato per ciò che può fare, ma anche per ciò che implica in termini di costi, sostenibilità e usabilità. Questo iPhone 16 Pro Max, per ora, è l’iPhone più inutile di sempre. Si salva solo per l’autonomia gigantesca, tornata ai livelli del 13 Pro Max, nella speranza che Apple non rovini tutto con qualche prossima release di iOS 18.

Vi starete domandando “E allora perché l’hai comprato?”: perché è iPhone, e l’affidabilità dell’ecosistema Apple non ha eguali. Con iPhone ci faccio tutto. Dall’editing video e foto, a lavori di ufficio, al gaming. Avrei potuto restare ancora un anno con iPhone 15 Pro Max? Decisamente sì. Le novità introdotte sono minime, e se ogni singolo anno trovavo un buon motivo per cambiare, quest’anno non ne ho trovato nemmeno uno. Forse l’autonomia della batteria, ma non dovrebbe essere un buon motivo per cambiare, solamente dovrebbe essere un diritto di ogni consumatore avere uno smartphone che duri una giornata intera.

8.3 / 10 Voto Finale
DESIGN7.5
HARDWARE8.5
DISPLAY8.5
FOTOCAMERA9.5
SOFTWARE8.5
AUTONOMIA10
USO GENERALE8
QUALITÀ PREZZO6
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Marco Cereseto
Sono stato “folgorato” dai prodotti Apple nel 2010 con iPhone 3GS, anche se il primo vero prodotto fu iPod nano. Poi da lì ho iniziato ad appassionarmi sempre di più ai prodotti e alla filosofia di Cupertino, fino a diventare esperto di ogni trucco e segreto.

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