iPhone 16 sarà alimentato dal nuovo chip A18, basato sull’architettura Arm V9, che offrirà prestazioni AI senza precedenti. Ecco tutti i dettagli.
Dopo mesi di indiscrezioni, è finalmente arrivato il giorno: Apple annuncerà oggi la nuova serie di iPhone 16, e una delle caratteristiche più attese è l’integrazione avanzata dell’intelligenza artificiale (AI). I nuovi dispositivi, dotati di funzioni AI eseguite direttamente sul dispositivo, promettono prestazioni senza precedenti grazie al nuovissimo chip A18.
Il nuovo processore è costruito sulla moderna architettura V9 di Arm, un’evoluzione rispetto al chip A17 Pro, basato sull’architettura V8, che alimenta gli attuali modelli iPhone 15 Pro e Pro Max. L’aggiornamento rappresenta un importante progresso, che garantisce non solo maggiore velocità, ma anche un incremento delle capacità AI.
La transizione alla nuova architettura V9 consente miglioramenti delle prestazioni, con un aumento stimato fino al 30% rispetto ai chip più vecchi. Il chip M4 di Apple, che già utilizza questa architettura nei recenti iPad Pro, ha mostrato un notevole miglioramento nelle performance. Tuttavia, il vero punto di forza del chip A18 sarà la sua capacità di gestire processi di apprendimento automatico e altre funzioni AI con maggiore efficienza.
Le nuove funzioni AI, parte di Apple Intelligence introdotta con iOS 18, sono state pensate per rivoluzionare l’esperienza utente. Solo iPhone 15 Pro e Pro Max, insieme alla nuova serie iPhone 16, potranno sfruttare appieno queste innovazioni. Tra le funzioni più attese ci sono la possibilità di riassumere testi, creare immagini su richiesta e potenziare l’assistente vocale Siri, che lo rendeno ancora più interattivo e utile.
Sebbene il chip A18 sia solo il 10% più veloce rispetto all’A17 Pro, questo incremento è sufficiente per rendere l’esperienza utente ancora più fluida, soprattutto considerando che A17 Pro è già tra i processori più performanti sul mercato. Il Neural Engine del nuovo chip avrà più core, per consentire un’elaborazione più rapida e sofisticata delle operazioni legate all’AI, favorendo così l’IA edge, cioè elaborata direttamente sul dispositivo.