iPhone 16 inizierà con il botto, ma le vendite potrebbero rallentare nei prossimi trimestri. Ecco le ultime previsioni di vendita e le ragioni di questo trend.

Mancano poche ore all’attesissimo evento “It’s Glowtime”, durante il quale Apple presenterà ufficialmente la nuova serie di iPhone 16. Nonostante l’hype e le aspettative elevate, emergono già previsioni interessanti su ciò che attende questa nuova gamma di smartphone. Secondo l’analista Ming-Chi Kuo di TF International Securities, Apple ha preparato tra i 15 e i 17 milioni di unità per far fronte alla forte domanda di preordini, spinta da importanti aggiornamenti hardware e nuove funzioni AI.

Kuo ha rivisto le stime delle spedizioni dell’iPhone 16, fissandole tra 88 e 89 milioni di unità, un leggero calo rispetto ai 91 milioni di iPhone 15 spediti. Ad ogni modo, questa cifra differisce dalle previsioni di Nikkei Asia, secondo cui Apple avrebbe chiesto alla sua catena di fornitura di aumentare la produzione del 10% rispetto allo scorso anno. La domanda sarà trainata soprattutto dai modelli base e dalle versioni Pro, che rappresentano la fetta più consistente delle spedizioni.

In particolare, iPhone 16 base dovrebbe coprire circa il 26% delle spedizioni totali, mentre i modelli Pro e Pro Max peseranno rispettivamente per il 30% e il 38%. Il 16 Plus, al contrario, sembra destinato a essere il meno popolare, con una previsione di appena il 6% delle vendite.

Nonostante le buone previsioni iniziali, il successo della serie potrebbe essere solo temporaneo. L’analista prevede che nel quarto trimestre del 2024, le spedizioni di iPhone 16 caleranno a 63 milioni di unità, segnando un calo del 7% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il primo trimestre del 2025 vedrà poi un crollo ancora più significativo, con un calo delle vendite fino al 55%. Le cause di questo declino includono la naturale stagionalità del mercato e l’imminente lancio di iPhone SE 4, che potrebbe attirare l’attenzione con un prezzo più competitivo e l’integrazione di Apple Intelligence grazie al chipset A18.

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Carolina Napolano
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