Grazie al famoso benchmark Geekbench, ci viene svelata la potenza del nuovo iPhone 15 Pro di Apple. E potrebbe non essere all’altezza delle aspettative.

L’attesa per ogni nuovo prodotto Apple è sempre palpabile. E, come sempre, appena un nuovo iPhone viene annunciato, gli appassionati di tecnologia, gli esperti e i curiosi si precipitano a testare il dispositivo per vedere di cosa è realmente capace. L’iPhone 15 Pro non fa eccezione, e le prime notizie sulle sue prestazioni iniziano ad emergere.

Risultati recenti da Geekbench, una delle piattaforme di benchmark più rispettate, rivelano dettagli interessanti sul chip Apple A17 Pro dell’iPhone 15. Benché il chip A17 Pro sia un avvenimento tecnologico – essendo il primo prodotto a beneficiare dell’avanzata tecnologia di incisione a 3 nm di TSMC – sembra che le prestazioni del dispositivo non siano all’altezza delle aspettative.

È vero che la tecnologia N3B di TSMC è tra le più rivoluzionarie al momento, promettendo maggiore efficienza e potenza. Tuttavia, a dispetto di tali avanzamenti tecnologici, l’iPhone 15 Pro non mostra un incremento di prestazioni sostanziale rispetto al suo predecessore, l’iPhone 14 Pro, alimentato dal chip A16 Bionic.

Ma, andiamo ai numeri. Nelle prove su Geekbench, l’iPhone 15 Pro ha ottenuto un punteggio di circa 2.914 punti per il test singol-core e 7.199 punti per il test multi-core. Anche con una frequenza di clock più alta, raggiungendo i 3,768 GHz, e 8 GB di RAM, l’iPhone 15 Pro ha mostrato un miglioramento delle prestazioni solo tra il 10-15% rispetto al modello precedente.

La domanda che assilla la nostra mente: cosa potrebbe aver influenzato queste prestazioni apparentemente deludenti? Alcune indagini hanno rivelato che Apple potrebbe aver deciso di non reinventare completamente il chip, ma piuttosto di basarsi sulla struttura del chip A16, introducendo solo piccole modifiche. Questa teoria sembra essere confermata dai nomi dei chip nei codici sorgente di iOS. Mentre l’A15 e l’A16 erano rispettivamente indicati come H14 e H15, sorprendentemente, l’A17 Pro non è stato chiamato H16, ma “H15 Coll”, suggerendo un legame più stretto tra il nuovo chip e il suo predecessore.

Ciò che emerge dai dati di Geekbench è che l’A17 Pro, pur essendo certamente più avanzato in termini tecnologici grazie all’incisione a 3 nm, potrebbe non offrire un salto qualitativo tangibile per l’utente medio in termini di performance. Sebbene ci siano miglioramenti, come l’aggiunta di un core supplementare per la GPU, questi potrebbero essere evidenti solo in situazioni di elevato carico di lavoro, come l’uso di videogiochi ad alta intensità.

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