Apple amplia il raggio d’azione del suo programma di riparazione fai-da-te, Self Service Repair, includendo la serie iPhone 14 e Mac con M2. Le nuove procedure semplificate rendono le riparazioni ancora più accessibili agli utenti italiani.
Nel continuo impegno di Apple a rendere la tecnologia accessibile e facile da utilizzare, l’azienda annuncia un’espansione significativa del suo servizio Self Service Repair. A partire da domani, 21 giugno, il programma sarà esteso a un numero maggiore di dispositivi, tra cui i più recenti modelli di iPhone e Mac, portando così l’autonomia nelle riparazioni direttamente nelle mani degli utenti italiani.
Il passo è importante perché, nonostante il programma Self Service Repair fosse stato lanciato in Europa a dicembre, i modelli di dispositivi più recenti, come l’iPhone 14 – ufficialmente disponibili solo da tre mesi – non erano stati inclusi fino ad ora.
Ora, invece, i più recenti iPhone, i Mac desktop con chip M1 – che negli Stati Uniti sono già riparabili autonomamente dal dicembre scorso – e alcuni modelli di Mac M2, entreranno a far parte del programma di riparazione fai-da-te di Apple anche in Italia.
Ma le novità non si fermano qui. Apple ha infatti annunciato di aver semplificato l’utilizzo del software Configurazione di sistema per le riparazioni di iPhone, un passo significativo verso una maggiore accessibilità e facilità d’uso per gli utenti. Questo software gratuito, disponibile sia per i centri assistenza autorizzati sia per gli utenti del SSR, consente di verificare se una riparazione effettuata con ricambi originali Apple sia stata eseguita correttamente e se il dispositivo funzioni come dovrebbe.
Per le riparazioni che riguardano il Touch ID e il Face ID, il software Configurazione di sistema collega i sensori biometrici al Secure Enclave presente sulla scheda logica, garantendo così la sicurezza del dispositivo e la privacy dell’utente.
Ora, chi utilizza il Self Service Repair può attivare la modalità diagnostica di Configurazione di sistema direttamente sul dispositivo e seguire le istruzioni visualizzate a schermo. In questo modo, l’ultimo passaggio della riparazione può essere completato autonomamente, senza dover necessariamente contattare il team di supporto di Self Service Repair, che rimane comunque disponibile per assistere in caso di necessità.
La lista dei dispositivi che da domani potranno essere riparati autonomamente dagli utenti italiani è lunga e variegata. Include tutti i modelli di iPhone a partire dal 14 Pro Max fino al 12 mini, passando per l’intera serie 13, e una vasta gamma di MacBook Pro, MacBook Air e Mac desktop con chip M1 e M2.
Un’ulteriore novità, altrettanto significativa, riguarda la possibilità, da domani, di riparare autonomamente anche la fotocamera frontale True Depth e l’altoparlante superiore dei modelli che già facevano parte del programma Apple Self Service Repair. Al momento non è ancora chiaro se queste opzioni di riparazione saranno disponibili anche per l’iPhone 14.
Infine, per facilitare ulteriormente il processo di riparazione, il portale per l’acquisto di ricambi e strumenti è sempre a disposizione degli utenti. L’espansione del servizio Self Service Repair rappresenta un impegno chiaro da parte di Apple nel rendere le sue tecnologie sempre più accessibili, dando agli utenti il controllo e la libertà di mantenere i loro dispositivi in perfetta efficienza.