La decisione del tribunale di Düsseldorf impone un fermo alle vendite di alcune CPU Intel in Germania, sollevando questioni legali e commerciali. Intel si difende e accusa R2 Semiconductor di essere un “patent troll”.
Un importante scontro legale si è consumato mercoledì 7 febbraio presso un tribunale regionale di Düsseldorf, in Germania, dove è stato stabilito che Intel ha violato un brevetto appartenente a R2 Semiconductor, una società statunitense specializzata in tecnologie di regolazione della tensione. Di conseguenza, il tribunale ha emesso un’ingiunzione contro la vendita di alcuni processori Intel di generazione precedente nel Paese, secondo quanto riportato dal Financial Times. La decisione colpisce anche i dispositivi Dell e HP, che incorporano tali processori, vietandone la vendita in Germania.
La disputa si concentra su un brevetto europeo che riguarda tecnologie fondamentali per il funzionamento dei processori. Secondo R2 Semiconductor, diversi processori Intel, inclusi quelli delle serie Core Ice Lake, Tiger Lake, Alder Lake e Xeon Scalable “Ice Lake Server”, oltre ai dispositivi che li integrano, violerebbero questo brevetto. Intel, dal canto suo, ha contestato tale affermazione, sostenendo che i propri prodotti non infrangono i brevetti di R2 Semiconductor e ha pertanto chiesto l’invalidazione del brevetto presso il sistema giudiziario tedesco.
Intel ha criticato la richiesta di R2 Semiconductor come “un rimedio sproporzionato”, evidenziando come molti dei processori in questione, come quelli delle serie Ice Lake e Tiger Lake, siano ormai fuori produzione e dunque l’impatto commerciale del divieto di vendita sarebbe limitato. Tuttavia, l’ingiunzione riguarda ancora alcuni PC equipaggiati con processori “Alder Lake” di 12a generazione, che sono ancora disponibili sul mercato.
Una nota positiva per Intel è che le serie di processori “Raptor Lake” e “Meteor Lake” non rientrano nel divieto, consentendo la continuazione delle vendite di queste CPU in Germania. Questo dettaglio sottolinea un confinamento del problema ai soli modelli di generazione precedente.
Intel ha inoltre accusato R2 Semiconductor di agire come un “patent troll”, termine utilizzato per descrivere entità che detengono brevetti principalmente per scopi di contenzioso piuttosto che per lo sviluppo di prodotti o tecnologie. L’azienda ha espresso la propria posizione, affermando che soggetti come R2, che perseguono ingiunzioni su componenti critici, “non dovrebbero essere autorizzati” a minare gli interessi dei consumatori, l’economia e la sicurezza nazionale.
In risposta a questa situazione legale, Intel ha dichiarato di proteggere i propri clienti assumendosi le spese legali o eventuali danni che potrebbero derivare da questa contesa. Al momento della dichiarazione a settembre, non era possibile per Intel fornire una stima delle potenziali perdite legate a questa causa.