Intel affronta l’emergenza dei semiconduttori: risultati negativi del primo trimestre 2023, perdita netta di 2,8 miliardi di dollari e tagli per 3 miliardi di dollari entro il 2023, l’industria dei chip vive una crisi globale con problemi di approvvigionamento e domanda.

Intel pubblica i risultati del primo trimestre 2023 e i numeri non sorridono all’azienda. Dopo aver subito una riduzione del 36% del fatturato dei semiconduttori rispetto allo stesso periodo del 2022, Intel ha registrato una perdita netta di 2,8 miliardi di dollari, il peggior risultato mai visto nella storia dell’azienda. I dati del fatturato dei prodotti dell’utenza domestica, del Data Center e AI e del settore Network and Edge, hanno registrato tutti cali significativi durante il trimestre imputabili ad una crisi nella domanda da parte dei consumatori.

La diminuzione dei profitti e dei ricavi ha suscitato l’attenzione di Intel che ha avviato un programma di riduzione dei costi. L’azienda ha pianificato di ottenere risparmi per un totale di 3 miliardi di dollari entro il 2023 e fino a 10 miliardi di dollari all’anno entro il 2025. Questo dovrebbe permettere ad Intel di far fronte alle difficoltà legate alla crisi del mercato dei chip e agli effetti collaterali generati dalla pandemia di Covid-19.

Intel, inoltre, ha annunciato di essere uscita dal mercato dei modem 5G, le cui attività sono state vendute a MediaTek. Tuttavia, in un movimento sorprendente, Intel ha anche aperto un partenariato con ARM per sviluppare processori per dispositivi mobile. Questo muove Intel in una nuova direzione strategica verso la produzione di chip per dispositivi mobile e indica il cambiamento di focus dell’azienda in risposta alle difficoltà del mercato dei semiconduttori.

Intel non è l’unica azienda nel settore dei semiconduttori ad aver registrato delle difficoltà durante il primo trimestre del 2023. Il mercato dei chip ha visto una crisi in termini di domanda e di approvvigionamento che ha colpito le aziende produttrici a livello globale. In particolare, la domanda di chip per i dispositivi mobile ha visto un’impennata a seguito della pandemia di Covid-19 che ha spinto molte persone a lavorare e studiare da casa. Nel frattempo, la produzione di chip non è stata in grado di soddisfare la domanda a causa della scarsità di materiali e di semiconduttori derivante da problemi nelle catene di approvvigionamento globali.

I risultati sconfortanti del primo trimestre 2023 di Intel rappresentano un campanello d’allarme per l’intero mercato dei semiconduttori. Nel tentativo di rispondere alle sfide del settore, Intel ha preso provvedimenti drastici per riorientare la propria attività e per ridurre i costi. Molti si chiedono se queste mosse saranno sufficienti per risollevare le sorti dell’azienda e se il mercato dei chip potrà recuperare in futuro.

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Team CEOTECH
La tecnologia dovrebbe arricchire la vita delle persone oltre a tutelare il pianeta.