Intel è accusata di aver manipolato i benchmark dei processori Xeon per ottenere risultati artificialmente migliori. L’accusa arriva dalla Standard Performance Evaluation Corporation (SPEC).
Intel, il gigante della produzione di processori, è finito sotto accusa per aver deliberatamente gonfiato i risultati dei benchmark delle sue CPU, in particolare per quanto riguarda la serie di processori Xeon tra il 2022 e il 2023. La Standard Performance Evaluation Corporation (SPEC), un’organizzazione di terze parti dedicata alla valutazione delle prestazioni dei chip attraverso test di benchmark sintetici, ha sollevato questa accusa sostenendo che Intel ha utilizzato compilatori specificamente ottimizzati per conseguire risultati superiori nei test.
La SPEC ha squalificato oltre 2.600 risultati di benchmark, evidenziando che Intel ha implementato un’ottimizzazione dei compilatori che mirava specificamente a migliorare le prestazioni dei benchmark 523.xalancbmk_r / 623.xalancbmk_s. La manipolazione, che utilizzava una conoscenza a priori del codice e del set di dati SPEC, è stata criticata per la sua “applicabilità limitata”, suggerendo che i guadagni in termini di prestazioni ottenuti potrebbero non riflettere le capacità effettive dei processori in situazioni reali.
Non è la prima volta che un produttore di tecnologia viene accusato di manipolare i risultati dei benchmark per far apparire i propri prodotti più performanti di quanto non siano realmente. Aziende come Qualcomm, Samsung e MediaTek sono state precedentemente criticate per pratiche simili. Queste accuse sollevano preoccupazioni sull’affidabilità dei benchmark come strumento per valutare le prestazioni dell’hardware.
I compilatori, che svolgono un ruolo fondamentale nell’ottimizzare il software per un’esecuzione efficiente sui processori, sono al centro di questa controversia. Secondo Phoronix, il compilatore personalizzato utilizzato da Intel potrebbe aver gonfiato i risultati del test SPEC fino al 9%. Questa discrepanza tra i risultati dei benchmark e le prestazioni reali pone interrogativi sulla veridicità delle affermazioni di prestazione fatte dalle aziende basate su questi test.
La questione solleva dubbi sulla condotta di Intel ma anche sulla pratica generale di affidarsi ai numeri dei benchmark per valutare le prestazioni relative dell’hardware. Anche se i benchmark possono offrire un modo semplice e diretto per confrontare le prestazioni di diversi dispositivi, la loro affidabilità viene messa in discussione quando le aziende manipolano i risultati per ottenere un vantaggio competitivo.