Nell’ultimo aggiornamento, Instagram introduce “nighttime nudges”, avvisi progettati per incoraggiare gli adolescenti a ridurre l’uso dell’app nelle ore serali, integrandosi in una più ampia iniziativa di responsabilità sociale dei social media.
Instagram ha introdotto una nuova funzionalità, denominata “nighttime nudges”, che ha come obiettivo quello di incoraggiare i giovani utenti a limitare l’utilizzo dell’app durante le ore serali e notturne. Questa misura segue la crescente consapevolezza dell’importanza del riposo per i giovani e si propone di promuovere abitudini più salutari nell’uso dei social media.
Gli avvisi, o “nudges”, appaiono sui dispositivi degli adolescenti quando trascorrono più di 10 minuti su Instagram dopo le 22:00, soprattutto guardando Reel o messaggi diretti. Questo intervento è in particolar modo rivolto agli adolescenti, anche se non è ancora stato chiarito se gli avvisi saranno inviati a tutti gli utenti sotto i 18 anni o solo a una specifica fascia di età.
Il messaggio dell’avviso è formulato in modo delicato ma incisivo: “È ora di fare una pausa? Si sta facendo tardi. Considera l’idea di chiudere Instagram andare a dormire”.
Nonostante gli utenti abbiano la possibilità di ignorare questo consiglio e continuare a navigare sull’app, non avranno l’opzione di disattivare completamente l’avviso. Al momento, non è stato confermato se questa funzionalità sia stata implementata anche in Italia.
L’iniziativa di Instagram si inserisce in un contesto più ampio di maggiore attenzione da parte dei social media verso il loro pubblico più giovane. Questo segmento di utenti è spesso il più attivo sulle piattaforme, ma anche il più vulnerabile ai potenziali effetti negativi di un utilizzo eccessivo e non regolato.
Un esempio di questa tendenza è rappresentato da TikTok, che l’anno scorso ha introdotto un limite di utilizzo giornaliero di 60 minuti per i minorenni e la disattivazione delle notifiche push dopo le 21 o le 22, a seconda dell’età dell’utente. Queste iniziative mirano a proteggere i giovani utenti e a incentivare un utilizzo più consapevole e salutare dei social media.