Venerdì 29 luglio il governo dell’Indonesia ha bloccato l’accesso a diversi servizi digitali popolari per la sua popolazione. Epic Games, Steam, PayPal, Yahoo! e altre piattaforme non possono operare nel Paese per non aver rispettato il termine di registrazione ai sensi di una nuova serie di leggi volte a moderare i contenuti dell’era digitale.
Le autorità dell’Indonesia hanno sviluppato una classificazione di “Fornitori di sistemi elettronici privati” che avrebbero dovuto richiedere la registrazione per operare nel Paese e, se non si fossero conformati a questo processo entro il 27 luglio, sarebbero stati banditi. L’iniziativa fa parte di MR5, una legge radicale criticata dagli attivisti per i diritti umani.
L’MR5 è un insieme di standard sviluppato dal 2020 che cerca di moderare le informazioni disponibili sul web. Come spiega Reuters, le leggi che compongono l’iniziativa consentono al governo di raccogliere dati da utenti specifici e obbligano le aziende a rimuovere contenuti illegali o che disturbare l’ordine pubblico entro 24 ore.
Con il ban, gli utenti non potranno accedere a giochi come DOTA 2 e Counter Strike, oltre a non poter effettuare pagamenti con PayPal o scaricare titoli tramite Epic Games, Steam, Origin e altre piattaforme di gioco. Ecco di seguito l’elenco completo dei servizi interessati:
- Yahoo!
- Counter-Strike
- DOTA 2
- Epic Games
- Origin
- PayPal
- Steam
- Xandr
Diversi “giganti della tecnologia” si sono iscritti nella classifica dei fornitori di sistemi elettronici privati, tra cui Google, Meta, Apple, Microsoft, Amazon e Netflix.
La Electronic Frontier Foundation (EFF) – la fondazione no-profit per la libertà di espressione nel mezzo digitale – è intervenuta in difesa dei cittadini colpiti dall’MR5. Nel 2021, l’organizzazione ha pubblicato una lettera in cui trattava le nuove leggi indonesiane come “invasive dei diritti umani”, mettendo tutte le piattaforme alla mercé del governo.
Gli utenti del servizio interessati si sono rivolti a Twitter per criticare le decisioni del governo indonesiano, sostenendo che MR5 danneggia l’industria dei giochi online e i piccoli imprenditori che si affidano ai servizi PayPal.
Secondo il ministero indonesiano della Comunicazione e dell’Informazione, il popolare servizio di pagamento sarà sbloccato per cinque giorni a partire da domenica, in modo che i lavoratori possano prelevare denaro prima di migrare verso i servizi internazionali autorizzati ad operare nel Paese.
Le società bandite non hanno risposto alle richieste di commento sulla decisione del governo indonesiano. Secondo Daniel Ahmad, analista del mercato asiatico dei giochi, le società che non si sono registrate nel database del governo potranno riprendere le normali operazioni una volta completato il giusto processo.