Una sfida automobilistica su YouTube si è trasformata in tragedia quando una Lamborghini guidata da youtubers ha provocato un mortale incidente stradale. Le indagini sono in corso e la comunità di internet chiede giustizia.
Un terribile incidente stradale ha portato alla morte di un bambino di 5 anni e ha lasciato la madre e il fratellino di 3 anni in gravi condizioni. Il veicolo coinvolto, una Lamborghini guidata da cinque youtubers noti come “TheBorderline”, era parte di una sfida che prevedeva di rimanere per 50 ore ininterrotte a bordo della vettura. L’incidente ha sollevato serie questioni sulla sicurezza e l’opportunità di tali iniziative online.
Gli youtubers coinvolti sono usciti illesi dall’incidente, a dispetto dell’immagine drammatica che mostra entrambi i veicoli quasi completamente distrutti. La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale e i telefoni dei cinque ragazzi sono stati sequestrati per essere analizzati. Tuttavia, gli esami tossicologici hanno rivelato che il conducente non aveva consumato alcol o droghe.
La sfida online consisteva nel rimanere all’interno della Lamborghini per 50 ore senza smettere di guidare. Si tratta della seconda volta che il canale promuove un’iniziativa del genere. La prima sfida è stata con una Tesla Model 3 Long Range, come mostrato in un precedente video del canale.
Sui social media e nel canale YouTube del gruppo, è evidente l’atteggiamento spensierato e provocatorio dei giovani. In uno dei video, si prendono gioco di un’auto dello stesso modello con cui si sono schiantati, mentre Vito Loiacono, uno dei membri del gruppo, ha postato un video in cui si vanta della sua velocità, paragonandosi al protagonista di “Fast and Furious”.
La tragedia ha scatenato una ondata di indignazione online. Decine di commenti ai video del canale TheBorderline chiedono la chiusura del canale e l’arresto dei cinque youtubers per la responsabilità nell’incidente che ha distrutto una famiglia.
Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, ha inviato le sue condoglianze alla famiglia, affermando: “Spero che la madre e la sorellina si riprendano presto e che le forze dell’ordine accertino al più presto le responsabilità di quanto accaduto”.
Questo tragico evento sottolinea l’importanza di regolamentare e monitorare il comportamento online, specialmente quando mette a rischio la vita di persone innocenti. Non è la prima volta che si verifica un incidente del genere. YouTube stesso ha già vietato un video in cui dei bambini testavano il pilota automatico di una Tesla. In un mondo sempre più digitale, è cruciale ricordare che le azioni compiute per popolarità e visualizzazioni possono avere conseguenze reali e spesso tragiche.