La commissione europea ha stabilito che iMessage è esente all’interoperabilità in Europa in quanto non soggetto al DMA. Stesso verdetto per Microsoft Bing.
Il 7 marzo entrerà in vigore il Digital Market Act (DMA), normativa volta a regolamentare le posizioni dominanti delle grandi aziende tecnologiche, note nell’Unione Europea come “gatekeeper”. Tra le tematiche affrontate e novità previste vi è anche l’interoperabilità dei servizi di messaggistica. WhatsApp, che ha ereditato l’etichetta di gatekeeper, si sta già preparando per la data fatidica; per altri servizi di messaggistica la situazione era meno definita., almeno fino ad ora.
Apple si è chiaramente opposta a questa etichetta per iMessage, che si può tranquillamente definire come un caso spinoso per l’UE, essendo un’applicazione molto popolare negli Stati Uniti ma molto meno in Europa. Già lo scorso dicembre sembrava che la Commissione europea fosse orientata a ritirare il concetto di gatekeeper per iMessage e ora la decisione è ufficiale, come riporta Bloomberg.
La Commissione europea ha stabilito che iMessage non ha una base di utenti sufficientemente ampia in Europa per essere soggetto al DMA. La soglia è stata fissata a 45 milioni di utenti. Apple si è battuta fin da subito per chiarire che iMessage non raggiunge questa soglia in Europa e la Commissione ha confermato questa affermazione.
A differenza di WhatsApp, iMessage non è dunque obbligato all’interoperabilità in Europa. Questa notizia è senz’altro positiva per Apple, che ha già dovuto fare, non senza qualche polemica, qualche concessione sul suo App Store accettando l’arrivo della concorrenza su iOS.
La decisione della Commissione europea non riguarda solo Apple con iMessage. La commissione si è infatti espressa anche su Microsoft con Bing. Anche il motore di ricerca di Microsoft è difatti sfuggito al DMA insieme al browser Edge, lasciando l’azienda libera di esplorare le immense possibilità dell’IA, e all’attività pubblicitaria Microsoft Advertising.