Oggi inauguriamo una nuova rubrica, dedicata alla musica professionale, nella speranza possa avere un seguito, magari più ampio, facendo diventare Ceotech un punto di riferimento anche per gli appassionati di musica.

Non vi nascondo che la musica è il mio primo hobby, ed è quasi un lavoro.

Faccio parte di una realtà musicale abbastanza conosciuta nel panorama delle cover band di intrattenimento, soprattutto nel nord Italia, le cosiddette Party Band: un gruppo musicale che suona brani prettamente orientanti a fare ballare e divertire il pubblico.

La mia band la potete trovare su questo sito, se volete dare un’occhiata e rendervi conto di cosa suono: www.nonplusultraband.com

Sono il bassista della band e canto in qualche occasione.

Qualche anno fa, per necessità di palco, spettacolo e tournée, mi sono ritrovato a dover abbandonare l’amplificatore del basso per rivolgermi ad un ascolto con monitor In-Ear.

In parole povere, tutto ciò che voi sentite come spettatori, sono “obbligato” ad ascoltarlo in cuffia e per un musicista, poter sentire bene il proprio strumento in primis e il resto della band in sottofondo, è fondamentale, soprattutto perché il basso elettrico da ascoltare in cuffia non è facile.

Questo perché le frequenze basse, suonate da uno strumento musicale, sono difficili da essere riprodotte bene, senza sbavature o distorsioni di suono, da parte di auricolari.

Bisogna andare su prodotti che reggano gli hertz, le frequenze, ma anche la sensibilità e l’impedenza che il basso elettrico è in grado di generare.

Non voglio entrare in lunghi discorsi tecnici, ma si può riassumere il tutto con una semplice frase “da bassista”: il basso è quello strumento musicale che se c’è non lo senti (o lo senti poco), ma se non c’è ne avverti la mancanza.

Quando mi sono trovato nella situazione in cui dovevo per forza essere in grado di sentire bene me e i miei compagni, ho provato diverse marche e modelli di auricolari: Shure, Sennheiser, Fender.

Nonostante tutti questi brand promettessero sulla scheda tecnica la “sopportazione” delle frequenze del basso elettrico, nell’ascolto generale del mix, mi sono sempre trovato con problemi tecnici evidenti:

  • la cassa della batteria che inghiotte il suono del mio basso
  • la tastiera che si confonde nel mix in cuffia con il mio basso
  • il basso che nel mio orecchio risulta distorto

Il disagio e le difficoltà sono sempre state lì, dietro l’angolo, ad ogni live.

Un giorno, finalmente, mi sono trovato davanti un post su Facebook della GR-Bass, che promuoveva i loro nuovi auricolari in-ear, progettati da bassisti per i bassisti.

Il post recitava: “Uno degli aspetti più importanti della riproduzione è sentire e percepire perfettamente ogni singolo dettaglio del tuo suono. GRBASS è una linea completa di amplificatori e altoparlanti, e dopo anni di ricerca e know-how proprietario, ha sviluppato una linea di auricolari professionali progettati appositamente per i bassisti ma adatti alle esigenze di tutti i musicisti. Tre modelli della serie universale supporteranno i modelli personalizzati, dove sarà possibile ottenere la personalizzazione sia nella forma che nella scelta del numero, del tipo di driver e della risposta. L’intera gamma possiede modelli di auricolari In Ear, con driver diversi.”

Ho pensato: ma sta parlando con me!

Contattata l’azienda, e discusso insieme a loro delle mie esigenze, mi sono orientato sul modello i6:

  • 3+3 drivers
  • Sensibilità :104dB 1KHz
  • Impedenza: 24Ω 1KHz
  • Frequenza di risposta: 20-20KHz
  • Rated watts:2mW
  • Max watt: 5mW

Il prodotto è quello che stavo cercando.

Nelle ultime situazioni live in cui mi sono trovato a suonare, ho avuto modo di apprezzare non solo la comodità degli auricolari, ma anche il suono restituito dagli stessi.

Il basso era chiaro, con il suono che avevo settato da mixer, ma soprattutto non si mischiava con il resto degli strumenti nelle mie cuffie.

Non ho avuto problemi di confusione generale, ma avevo tutto ben definito e dettagliato come esattamente volevo io, con una priorità per il suono del mio strumento.

Nella confezione troviamo:

  • un astuccio con tasca a rete interna
  • 2 cavi intercambiabili (uno più corto in PVC liscio e uno più lungo con cavo anti attorcigliamento)
  • 1 set di gommini auricolari di 3 dimensioni
  • Gli auricolari (L & R) con retro trasparente e placchetta di alluminio, con impresso il logo aziendale

La forma degli stessi in-ear monitor si adatta perfettamente al padiglione auricolare.

Ho apprezzato molto questa marca di auricolari, mi sento di consigliarla pienamente a chi come me suona il basso in situazioni live di un certo spessore, ha bisogno di sentire bene il proprio strumento e il mix generale della band.

Il prezzo è accessibile a tutti: 249€. Gli altri modelli variano dai 149€ fino ai 549€.

L’ideale per ogni bassista sarebbe la i10 (costo 449€), ma anche queste i6 restituiscono un esperienza d’uso davvero eccezionale.

Vi consiglio un giro sul loro sito: https://www.grbass.com/

 

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Marco Cereseto
Sono stato “folgorato” dai prodotti Apple nel 2010 con iPhone 3GS, anche se il primo vero prodotto fu iPod nano. Poi da lì ho iniziato ad appassionarmi sempre di più ai prodotti e alla filosofia di Cupertino, fino a diventare esperto di ogni trucco e segreto.