Seguendo le orme degli Stati Uniti, l’Unione Europea potrebbe presto imporre un embargo totale su Huawei. Secondo il Financial Times, la Commissione sta valutando di vietare la vendita di apparecchiature sensibili a diverse aziende cinesi che rappresentano un rischio per la sicurezza del continente, tra cui il produttore di smartphone.
Huawei potrebbe subire un secondo duro colpo nel giro di pochi anni. Dopo l’embargo imposto dall’amministrazione Trump nel 2019, che continua a costare caro all’azienda cinese e ai suoi partner, è ora il turno dell’Unione Europea di prendere in considerazione una sanzione simile. Al momento, solo un terzo dei Paesi membri ha vietato la vendita di infrastrutture 5G al gruppo. “Questo non è sufficiente”, secondo il commissario Thierry Breton.
Tuttavia, dal 2020, la Commissione Europea ha sollecitato i suoi membri a imporre sanzioni più severe a Huawei, che è ancora sospettata di spionaggio a favore del governo cinese. Per il momento si tratta solo di raccomandazioni. Ma secondo le informazioni ottenute dal Financial Times, queste raccomandazioni potrebbero presto diventare obbligatorie.
Secondo quanto riferito, sono in corso discussioni all’interno della Commissione per introdurre un embargo unificato, costringendo i Paesi riluttanti, tra cui la Germania, ad unirsi al blocco generale. Huawei non sarebbe l’unica azienda colpita, poiché la misura vieterebbe la vendita di infrastrutture sensibili a tutte le aziende cinesi che rappresentano un rischio per la sicurezza dell’Unione Europea.
“Valutare i rischi di cybersicurezza senza rispettare gli standard tecnologici, o escludere alcuni fornitori dal sistema senza un’adeguata valutazione tecnologica, è una violazione dei principi di equità e non discriminazione, nonché delle leggi e dei regolamenti dell’Unione Europea e dei suoi Stati membri”, ha risposto Huawei, prima di sottolineare che “nessun tribunale ha mai ritenuto che Huawei abbia commesso un furto doloso di proprietà intellettuale, né ha richiesto a Huawei di pagare i danni per la violazione della proprietà intellettuale di altri”.