Huawei investe 1,66 miliardi di dollari in un impianto di ricerca e sviluppo di chip per raggiungere l’autosufficienza tecnologica, assumendo talenti da ASML e offrendo pacchetti salariali allettanti. La strada per l’indipendenza è però costellata di sfide, tra cui la pressione sul personale e la dipendenza da SMIC per la produzione.

Huawei ha delineato un piano ambizioso per raggiungere l’autosufficienza nella produzione di chip, un’area nevralgica per la tecnologia moderna. L’azienda ha annunciato un investimento di 1,66 miliardi di dollari nel suo impianto di ricerca e sviluppo (R&S) per chip, posizionandosi come un leader nell’indipendenza tecnologica dalla fornitura estera.

La strategia di Huawei segue le restrizioni imposte dagli Stati Uniti che hanno limitato l’accesso dell’azienda a tecnologie critiche. In risposta, Huawei si propone di creare un ecosistema completo di sviluppo hardware interno, puntando a diventare completamente autosufficiente. Secondo Nikkei Asia, l’investimento totale per l’intero impianto di R&S potrebbe raggiungere circa 12 miliardi di yuan, classificandolo come uno dei progetti principali di Shanghai per il 2024.

Per attrarre i migliori talenti del settore, Huawei offre pacchetti salariali competitivi, pari al doppio di quelli disponibili presso i produttori di chip locali. Tra le strategie dell’azienda figura anche il reclutamento di esperti del settore provenienti da giganti della tecnologia come ASML, Applied Materials e Lam Research. Alcuni dei nuovi membri del team provengono da aziende rinomate come TSMC, Intel e Micron, portando con sé oltre 15 anni di esperienza nel settore dei semiconduttori.

Nonostante l’appeal dei pacchetti retributivi, lavorare per Huawei rimane impegnativo, come riferito da alcuni ingegneri del chip all’interno dell’azienda. Il carico di lavoro e le aspettative elevate potrebbero, infatti, mettere a rischio la capacità dell’azienda di mantenere i suoi talenti più preziosi, specie se la pressione sul lavoro dovesse rivelarsi insostenibile.

Nel contesto più ampio della produzione di semiconduttori, SMIC, il maggior produttore cinese di chip, gioca un ruolo chiave. Attualmente, SMIC sta preparando linee di produzione per i nuovi chip Kirin a 5 nm di Huawei, con piani di avviare la produzione entro l’anno. Inoltre, SMIC ha istituito un team di R&S dedicato allo sviluppo della tecnologia a 3 nm usando attrezzature DUV esistenti, indicando una collaborazione continua tra le due aziende.

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