Con l’ambizioso obiettivo di sviluppare chipset a 5 nm, Huawei e SMIC cercano di superare le limitazioni tecniche e politiche, puntando a un futuro di autosufficienza e innovazione nel settore dei semiconduttori.
In un contesto globale in cui la tecnologia dei semiconduttori rappresenta un campo di battaglia strategico e competitivo, Huawei, in collaborazione con SMIC, il più grande produttore cinese di semiconduttori, sta facendo grandi passi verso l’autosufficienza tecnologica. L’obiettivo dichiarato di sviluppare e produrre in massa chipset a 5 nm rappresenta non solo una svolta per l’industria cinese dei semiconduttori ma anche una sfida alle restrizioni internazionali che hanno cercato di limitare l’accesso della Cina alle tecnologie più avanzate.
La determinazione di Huawei nel superare i suoi precedenti successi, come il Kirin 9000S, prodotto con il processo a 7 nm di SMIC, evidenzia l’ambizione dell’azienda di mantenere il passo con i leader globali del settore. Nonostante il Kirin 9000S non abbia stabilito nuovi benchmark in termini di prestazioni o efficienza energetica, il suo successo è significativo, dimostrando la capacità di Huawei e SMIC di produrre chipset avanzati senza il coinvolgimento diretto di partner esterni.
Il percorso verso la realizzazione dei chip a 5 nm, tuttavia, non è privo di ostacoli. SMIC prevede di riutilizzare i suoi macchinari DUV esistenti per questa impresa, un approccio che, sebbene pragmatico alla luce delle restrizioni sulle forniture di tecnologia EUV da parte di aziende come ASML, comporta sfide significative. Esperti del settore sostengono che, sebbene la produzione di chip a 5 nm sia tecnicamente possibile con l’attrezzatura DUV, ciò potrebbe tradursi in bassi rendimenti e costi di produzione elevati.
Nonostante questi ostacoli, l’ambizione di Huawei di sviluppare il Kirin 9010 per la sua prossima famiglia di dispositivi P70 dimostra quanto l’azienda sia intenzionata a non lasciarsi scoraggiare dalle limitazioni tecniche o dalle pressioni politiche internazionali. Questo pone anche le basi per una maggiore competitività nel mercato globale dei semiconduttori.