Le società cinesi SMIC e Huawei sotto la lente delle autorità USA: questioni di sicurezza nazionale o nuovi fronti nella guerra commerciale?
Il clima tra Washington e Pechino sembra farsi sempre più teso. Le recenti accuse lanciate ai giganti tecnologici cinesi, SMIC e Huawei, stanno mettendo in risalto le crescenti preoccupazioni degli Stati Uniti sulla diffusione e l’uso della tecnologia made in USA.
Le autorità americane lanciano un dardo avvelenato contro la Semiconductor International Manufacturing Corp. (SMIC), accusandola di aver instaurato legami commerciali con Huawei. Tutto questo, sostengono, senza aver ottenuto le necessarie autorizzazioni dal governo USA. Il frutto di questa presunta collaborazione clandestina è il processore Kirin 9000s, una componente chiave per gli smartphone Huawei della serie Huawei Mate 60 e per il rivoluzionario smartphone pieghevole Mate X5.
Ma la questione diventa ancor più intricata alla luce della “Entity List”, nella quale SMIC è stata inserita nel 2020 durante l’amministrazione Trump. Questa lista, creata con l’obiettivo di tutelare la sicurezza nazionale, impone restrizioni severe alle aziende che vi sono incluse, in particolar modo limitando il loro accesso alle avanzate tecnologie americane. Questa mossa si inserisce in una strategia ben precisa di Washington, che vede nella salvaguardia della tecnologia un cardine per la sicurezza nazionale.
Il nodo centrale sembra essere il Kirin 9000s. Nonostante Huawei non faccia menzione del chip sul proprio sito ufficiale, un’analisi approfondita ha svelato che il processore è effettivamente presente nei dispositivi citati. Prodotto con un avanzato processo a 7nm e con supporto 5G, il Kirin 9000s rappresenta uno dei picchi tecnologici del momento, ma anche un potenziale punto di frizione tra le due superpotenze.
La tensione aumenta anche nel Congresso americano. La commissione per gli affari esteri della Camera sta manifestando crescenti preoccupazioni per il rispetto delle regolamentazioni legate alla “Entity List”. Un dibattito acceso si sta sviluppando anche sulla gestione di tali questioni: vi è chi sostiene che il Dipartimento del Commercio debba passare il testimone al Pentagono, noto per adottare posizioni più intransigenti.
E mentre l’atmosfera tra Cina e Stati Uniti rimane carica, si rincorrono voci che chiedono un blocco totale delle esportazioni verso Huawei e SMIC. Una mossa del genere potrebbe rappresentare non solo un nuovo capitolo nella guerra commerciale tra le due nazioni, ma anche un precedente per future dinamiche globali in campo tecnologico.