È una storia che difficilmente migliorerà la già appannata immagine pubblica di Huawei. L’azienda è stata accusata a mezza voce di aver spiato i visitatori del MWC 2023, che si è tenuto in settimana a Barcellona. Ecco uno sguardo a una vicenda di spionaggio molto strana.
Aggiornamento 6 marzo 2023:
Huawei risponde alle accuse mosse al MWC 2023
In seguito alla pubblicazione di questo articolo, Huawei ha voluto fornire un diritto di replica, in cui il brand nega qualsiasi tentativo di tracciare i visitatori del MWC 2023. Ha spiegato che nessuno dei due chip memorizza informazioni sull’utente. Ecco il chiarimento di Huawei:
"Lo stand Huawei al Mobile World Congress di Barcellona è aperto solo ai visitatori invitati che ricevono un badge di accesso al momento della registrazione. I moduli RFID e Bluetooth distribuiti non contengono dati personali. Il modulo RFID controlla l'accesso allo stand in modo da non superare la capacità massima, garantendo così la sicurezza dei visitatori. Il modulo Bluetooth genera statistiche anonime per distinguere le aree più frequentate da quelle che attirano meno visitatori e per apportare miglioramenti in futuro. Entrambe queste funzioni sono attive solo nell'area espositiva dello stand Huawei e non operano all'esterno".
Articolo originale del 3 marzo 2023:
I giornalisti che volevano vedere e provare i prodotti di Huawei al MWC 2023, tenutosi a Barcellona tra la fine di febbraio e gli inizi di marzo, dovevano indossare un badge fornito dall’azienda. I membri della stampa avrebbero dovuto restituire i badge al termine della visita, ma alcuni erano curiosi e li hanno tenuti per smontarli. Sono rimasti sorpresi nello scoprire che il loro pass conteneva un microchip, lo stesso utilizzato negli smart tracker e in altri dispositivi, ad esempio nell’AirTag.
Allora perché il gigante cinese dovrebbe tracciare i movimenti dei suoi visitatori? L’azienda ha già una reputazione sulfurea. Il gigante cinese è stato accusato di essere un po’ troppo vicino al governo cinese e Joe Biden ha chiesto ad alcune aziende di smettere del tutto di fare affari con Huawei.
Huawei ha ignorato l’RGPD e ha tracciato i visitatori del MWC 2023
La spiegazione è scritta in bianco e nero sul retro del badge: “Stiamo utilizzando la tecnologia RFID e Bluetooth per raccogliere il tempo di utilizzo di questo badge all’ingresso dell’area espositiva di Huawei, informazioni sulla posizione in tempo reale e informazioni sulla durata della visita del titolare. Queste informazioni saranno raccolte ed elaborate esclusivamente allo scopo di analizzare l’interesse dei nostri ospiti per i nostri prodotti, al fine di migliorare la qualità del nostro servizio”.
Interpellati dal sito LightReading, gli organizzatori della fiera hanno risposto che “l’ipotesi che Huawei abbia utilizzato un dispositivo di tracciamento è un’accusa grave, stiamo indagando sulla questione, ma al momento non abbiamo dettagli da condividere”. Un caso di tracciamento da seguire, quindi.