Christopher Anderson è stato dichiarato colpevole dai tribunali australiani di violazione del diritto d’autore nei confronti di Take-Two Interactive e Rockstar per il loro gioco GTA 5. Il caso ruotava in realtà intorno al software Infamous cheat, di cui Anderson è lo sviluppatore. Quest’ultimo deve ora pagare 81.000 euro di danni allo studio.
Come tutti i giochi online, GTA 5, o meglio il suo derivato GTA Online, deve fare i conti con un’orda di bari che vengono a rovinare l’esperienza degli altri giocatori. Rockstar ha sviluppato soluzioni anti-cheating, ma queste non sono sempre efficaci contro i software pirata, alcuni dei quali sono in grado di passare inosservati. Quest’ultimo punto è parte di ciò che ha reso Infamous così popolare tra i bari.
Nel 2018, il software è cresciuto così tanto che Rockstar ha voluto affrontare il problema alla radice. Dopo alcune indagini, lo studio ha scoperto che i suoi creatori risiedono tutti in Australia e ha deciso di presentare una denuncia nel Paese. Le autorità locali hanno quindi avviato una nuova indagine, perquisendo le abitazioni degli accusati alla ricerca di prove del loro coinvolgimento. Un nome spicca: Christopher Anderson.
A Christopher Anderson sono stati confiscati diversi dispositivi da casa sua, tra cui computer portatili, iPad e iPhone. L’imputato perde anche l’accesso al suo conto PayPal, utilizzato per ricevere i pagamenti per il suo software truffaldino. Dopo aver esaminato il caso, il tribunale ha dichiarato Anderson colpevole di violazione del copyright nei confronti di Take Two.
Lo sviluppatore ha utilizzato diversi pezzi di codice di GTA 5 per sviluppare il suo software, oltre a permettere ai suoi utenti di riprodurre alcuni contenuti del gioco senza autorizzazione. Un anno dopo, Take-Two e Christopher Anderson si accordarono sul prezzo da pagare: 130.000 dollari australiani di danni, ovvero poco più di 81.000 euro. Lo sviluppatore se la cava relativamente bene: come ci ha dimostrato il caso di pirateria di GTA 6, Take-Two prende molto sul serio i casi di violazione del copyright.