xAI, la nuova società di Elon Musk, presenta Grok: un chatbot AI che promette di ridefinire l’interazione uomo-macchina con arguzia e un approccio rivoluzionario alle domande dell’universo.
La frontiera dell’intelligenza artificiale si espande ulteriormente con l’ultimo annuncio di Elon Musk: la sua nuova società, xAI, ha sviluppato Grok, un chatbot AI all’avanguardia, progettato per esplorare le profondità della conoscenza universale. Presentato a luglio e ora ufficialmente in beta, Grok è ispirato alla celebre “Guida galattica per gli autostoppisti“ e promette di essere un pioniere nel campo dell’AI, rispondendo non solo a un vasto spettro di quesiti ma anche suggerendo nuove domande significative.
La missione di Grok, secondo la dichiarazione di xAI, è nobile e ambiziosa: una ricerca instancabile della verità. L’azienda lo descrive come dotato di un carattere distintivo, impreziosito da “un po’ di arguzia” e una “vena ribelle”, qualità che lo rendono eccezionalmente capace nel trattare le “domande piccanti” che altri chatbot potrebbero evitare. La promessa è quella di un AI non solo intelligente ma anche intuitivo, capace di gestire con dimestichezza anche le questioni più delicate.
Nella fase pre-rilascio, Musk ha condiviso un esempio di interazione con Grok, evidenziando una risposta umoristica a una richiesta non convenzionale, dimostrando così il tono più leggero e informale del chatbot rispetto ai suoi contemporanei come ChatGPT o Google Bard. Questa capacità di intrecciare l’umorismo con la funzionalità potrebbe segnare un punto di svolta nell’interazione tra AI e utenti.
L’unicità di Grok sta anche nel suo “accesso in tempo reale” alle informazioni, tramite la piattaforma X, abilitando il sistema a fornire risposte aggiornate, cosa che estende le sue capacità ben oltre quelle di altri assistenti virtuali. Attualmente, Grok si trova in una fase di beta iniziale, accessibile a un numero ristretto di utenti negli USA che hanno il compito di testare il prototipo e contribuire al suo affinamento con il loro feedback.
In particolare, Grok è alimentato da Grok-1, un modello linguistico di grandi dimensioni, sviluppato su un imponente cluster di GPU. I dati utilizzati per l’addestramento di Grok provengono dal web e dai contributi di assistenti umani, denominati “tutor dell’intelligenza artificiale”, che hanno il compito di guidare e correggere il sistema.
Le prospettive future di Grok sono ancora più affascinanti. xAI preannuncia l’implementazione di altre capacità sensoriali nel sistema, come la visione e l’audio, che potrebbero ampliare enormemente le sue applicazioni e permettere interazioni in tempo reale ancora più coinvolgenti.
Grok rappresenta solo una parte della visione strategica di Musk per X, che ha acquisito Twitter un anno fa. Oltre al rinnovamento della piattaforma di social media, Musk intende fare di questa un’applicazione onnicomprensiva, una “potenza finanziaria” entro il prossimo anno.
Con un team di esperti provenienti da DeepMind, OpenAI, Google Research, Microsoft Research, Tesla e l’Università di Toronto, xAI mira a posizionarsi all’avanguardia nell’evoluzione dell’AI, con Grok che si preannuncia come un attore chiave in questo scenario.