Google TV, il sistema operativo per smart TV dell’azienda di Alphabet che alimenta i dispositivi Chromecast e vari televisori, consentirà agli utenti di navigare tra più di 800 canali televisivi gratuiti di diversi provider.
Google TV lancia “Live Guide” che offre agli utenti la possibilità di accedere a oltre 800 canali gratuiti di streaming, senza la necessità di installare app o abbonamenti extra. L’integrazione con la nuova scheda è rivolta in primo luogo all’utenza americana di dispositivi con Google TV, tra cui TV e Chromecast dei principali brand che utilizzano il sistema operativo, come Sony, TCL, Philips ed Hisense.
Tra i canali offerti spiccano quelli YouTube TV, che rappresentano circa il 10% della selezione di canali gratuiti disponibili, insieme a quelli di Tubi, Plex, Haystack News, Sling TV, Philo, Pluto TV e molti altri provider. Oltre alla vasta offerta di canali, un altro grande vantaggio di “Live Guide” è la possibilità di godere del contenuto in 10 lingue diverse.
Questa iniziativa è la naturale evoluzione della strategia di Google, che vuole diventare sempre più una piattaforma unificata per il consumo di contenuti online e non solamente un motore di ricerca. L’obiettivo è quello di offrire un’esperienza di fruizione fluida e immediata su tutti i dispositivi Google, sia sui televisori che sui telefoni e sui tablet.
La novità rappresenta un’ulteriore spinta alla crescita del settore dello streaming, che ha registrato un boom durante il periodo della pandemia. Google è riuscita a trovare una propria nicchia nel mercato grazie alla varietà di contenuti offerti, che spaziano dalla TV tradizionale al cinema e alle serie tv, passando per il mondo degli sport e dei documentari.
Questo accordo può rappresentare anche la scelta giusta per il pubblico dei millennials, sempre più affezionato a questo tipo di offerte, che consentono di seguire i propri programmi televisivi senza spendere troppo.
Per il momento, la novità è riservata solamente all’utenza americana e non ci sono previsioni sull’introduzione in Europa o in Italia. Tuttavia, questa iniziativa rappresenta un’incentivazione per gli operatori del settore a investire in contenuti accessibili a tutti, puntando su una maggiore rilevanza nella vita degli spettatori.