Contrariamente a quanto si è sentito nei giorni scorsi, Google afferma che non sta chiudendo il suo servizio di gioco Stadia. L’azienda ha rilasciato questa dichiarazione dopo che all’inizio della settimana era circolata una voce che suggeriva che la piattaforma sarebbe stata chiusa nel corso dell’anno. “Stadia non sta chiudendo”, ha dichiarato l’account Twitter ufficiale di Stadia a un fan preoccupato in un tweet scovato da PC Gamer. “Siate certi che stiamo sempre lavorando per portare altri grandi giochi sulla piattaforma e su Stadia Pro”.
Alcuni fan di Stadia erano convinti che Google avrebbe finalmente staccato la spina al servizio dopo che Cody Ogden di Killed by Google, un account Twitter e un blog che tiene traccia del cimitero in costante espansione dell’azienda, aveva condiviso un post da un gruppo di fan su Facebook. Secondo il messaggio, un “vecchio collega e amico” ha raccontato che Google ha recentemente tenuto una riunione per discutere del futuro di Stadia – o della sua mancanza. L’azienda avrebbe chiuso la piattaforma entro la fine dell’estate e lo avrebbe fatto utilizzando la stessa strategia impiegata per Google Play Music.
All’epoca, l’unico commento di Ogden, autoproclamatosi “shitposter”, al post fu un’emoji di popcorn. Tuttavia, questo non è bastato a fermare la voce che ha mandato in tilt gran parte della comunità di Stadia, compreso il subreddit ufficiale. Google ha risposto all’episodio con un po’ di umorismo.
Il fatto che anche un’indiscrezione di scarso valore abbia causato scompiglio nella comunità di Stadia non sorprende. Il servizio è stato sottoposto a un lungo periodo di guardia da quando Google ha chiuso i suoi studi first-party. L’incidente evidenzia le malsane relazioni parasociali che le persone possono talvolta avere con aziende tecnologiche come Google. “Le comunità che sono fiduciose nella loro esistenza non rispondono come alcune delle cose che mi sono state lanciate in pubblico e nei DM negli ultimi due giorni”, ha detto Ogden dopo che il polverone si è calmato. “Se anche solo l’idea che un pezzo di tecnologia possa scomparire vi colpisce così profondamente da portarvi alle minacce, forse dovete rivalutare il vostro rapporto con la tecnologia?”.