Google Search introduce i filtri personalizzati per affinare i risultati di ricerca su misura delle tue esigenze. Scopriamo come funzionano e come attivarli (se disponibili).

Google introduce un’importante innovazione nel campo della ricerca online: i filtri personalizzati. La nuova funzione, ancora in fase di test, cerca di trasformare il modo in cui gli utenti interagiscono con Google Search, offrendo un’esperienza più precisa e personalizzata.

La novità si colloca all’interno di un insieme di miglioramenti che Google sta attuando per arricchire l’esperienza utente. In particolare, alcuni tester hanno notato una nuova opzione denominata “Filtri”, posizionata in alto a destra nella pagina di ricerca di Google. Questo strumento permette agli utenti di personalizzare i risultati di ricerca secondo parametri specifici.

Con l’introduzione dei filtri personalizzati, gli utenti possono ora creare filtri personalizzati che includano parole chiave o siti specifici, affinando la ricerca in base ai propri interessi o necessità. È inoltre possibile filtrare i risultati per tipo di file, come ebook, PDF, presentazioni e documenti vari, offrendo una versatilità senza precedenti.

Un’altra funzione interessante è la possibilità di impostare filtri per data. Tale opzione, già disponibile in precedenza, è stata integrata nel nuovo sistema di filtri per rendere la ricerca ancora più mirata e pertinente. Dopo aver creato un filtro, gli utenti hanno l’opportunità di salvarlo sul proprio account Google come modello, facilitando così l’utilizzo in future ricerche.

Google non si limita solo a offrire la possibilità di creare filtri personalizzati, ma propone anche modelli di filtro preimpostati, che includono opzioni utili come “Ultimi 7 giorni”, “PDF”, “Discussioni”, “Programmazione” e “Adatto alle famiglie”, permettendo agli utenti di selezionare rapidamente i filtri più adatti alle loro esigenze immediate.

Per il momento, l’accesso a questa funzione innovativa è limitato a un ristretto gruppo di utenti. Pertanto, non tutti potranno sperimentare immediatamente questa opzione su Google. Questa fase di test è essenziale per Google, che intende raccogliere feedback e ottimizzare la funzione prima di renderla disponibile a un pubblico più ampio.

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Carolina Napolano
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