Google si unisce a Samsung e ad altri brand cinesi nel potenziale lancio di un anello intelligente, rivelando un brevetto per un’antenna compatta ottimizzata per dispositivi indossabili.
Google potrebbe presto fare il suo ingresso nel mercato degli anelli intelligenti, un settore fino ad ora esplorato da giganti della tecnologia come Samsung e vari brand cinesi. La conferma arriva dalla pubblicazione di un brevetto presso lo United States Patent and Trademark Office (USPTO), che getta le basi per lo sviluppo di un innovativo anello intelligente. Questa strategia di Google di espansione nel settore dei dispositivi indossabili, dimostra un interesse crescente per le tecnologie che integrano connettività avanzata in forme sempre più compatte e personalizzabili.
Il fulcro della proposta di brevetto è lo sviluppo di un’antenna compatta, cruciale per la funzionalità dell’anello intelligente. L’obiettivo è quello di garantire che il dispositivo possa comunicare efficacemente con altri dispositivi, sfruttando segnali Bluetooth e Wi-Fi, senza gravare eccessivamente sulla batteria di limitata capacità. La sfida tecnica principale risiede nel superare le interferenze causate dalla conduttività elettrica del corpo umano, un ostacolo non da poco nel design di dispositivi indossabili efficienti e affidabili.
Google ha ideato un’antenna di dimensioni ridotte, 8×8 mm, realizzata su un substrato dielettrico a microonde, in grado di ricevere segnali senza subire interferenze. Questa innovazione promette di migliorare la ricezione del segnale e contempla la possibilità che l’antenna possa immagazzinare energia, contribuendo così a estendere la durata della batteria dell’anello.
Interessante è il fatto che, secondo Google, questa tecnologia dell’antenna non sarebbe limitata all’applicazione su anelli intelligenti ma potrebbe essere estesa ad altri tipi di dispositivi indossabili, come gli smartwatch. Sebbene il brevetto fornisca un’anticipazione intrigante, è importante sottolineare che attualmente si tratta solo di un progetto su carta. Non vi sono conferme ufficiali riguardo alla produzione o al lancio di un prodotto finito basato su questa tecnologia.