Pixel 11: in arrivo con il chip Tensor G6, Google punta su efficienza energetica e integrazione hardware-software, ma con alcuni compromessi. Leggi di più.
I Google Pixel 9 hanno dimostrato di essere tra i migliori smartphone mai realizzati da Google, con miglioramenti che hanno portato l’hardware e il software a livelli molto competitivi. Ma ogni nuova generazione porta sempre nuove sfide e aree di miglioramento, e mentre si aspetta il Pixel 10, sono già iniziate a circolare alcune informazioni sul futuro Pixel 11 e sul suo nuovo chip Tensor G6.
Secondo le ultime notizie riportate da Android Authority, il Pixel 11 utilizzerà un chip Tensor G6 completamente nuovo. Google sembra intenzionata a migliorare la serie Pixel, anche se ciò comporta sacrifici in altre aree. Sebbene ci sia sempre l’attesa di un progresso con ogni nuovo modello, il Tensor G6 potrebbe non essere un aggiornamento radicale rispetto ai suoi predecessori. Alcuni documenti trapelati suggeriscono che, pur introducendo miglioramenti, Google potrebbe optare per alcune scelte difficili, come la riduzione delle prestazioni in alcune aree, per ottenere vantaggi in altre.
Le speranze di vedere un chip capace di superare i rivali in termini di prestazioni sembrano essere state ridimensionate. La realtà è che il Tensor non è mai stato in cima alla classifica dei chip più potenti sul mercato smartphone, e ogni nuova generazione ha portato solo miglioramenti modesti. Anche il Tensor G5, il primo chip sviluppato internamente da Google, non promette un enorme aumento delle prestazioni. Per il Tensor G6, il quadro appare simile: secondo le informazioni trapelate, non sarà un grande salto di qualità e potrebbe addirittura comportare dei compromessi rispetto alla versione precedente.
L’attenzione di Google con il Tensor G6 sembra essere sulle temperature e sulla durata della batteria, due problemi ben noti agli utenti Pixel. Migliorare questi aspetti diventa quindi una priorità per Google, ed è qui che il Tensor G6 potrebbe fare la differenza. L’obiettivo è ridurre le dimensioni del chip senza perdere potenza rispetto alle versioni precedenti. Tuttavia, per raggiungere queste ottimizzazioni, Google ha dovuto fare dei sacrifici, tra cui l’abbandono del piano per una nuova GPU. Al suo posto verrà utilizzato un progetto precedente, originariamente destinato al Tensor G4. A differenza del Tensor G5, che supporterà il ray tracing, la nuova GPU ne sarà priva. Ciò si traduce in una riduzione delle capacità grafiche.
Le specifiche trapelate suggeriscono anche tagli in altre aree del Tensor G6. Ad esempio, alcune funzioni del processore del segnale digitale e della cache di sistema potrebbero essere ridotte per fare spazio sul die del chip. Il nuovo chip potrebbe arrivare con una configurazione che include un core Cortex-X930 e sei core Cortex-A730. Il numero di core è in diminuzione, il che significa che le prestazioni non subiranno un enorme miglioramento rispetto al Tensor precedente. Ma l’obiettivo di Google non è mai stato quello di costruire il chip più veloce in assoluto. Invece, Google punta a ottimizzare il chip per l’ecosistema Pixel, concentrandosi sull’integrazione tra hardware e software.
La vera forza della serie Pixel risiede nella magia software che Google riesce a offrire. Le esperienze d’uso dei Pixel sono quelle che fanno innamorare i clienti, grazie alle ottimizzazioni software che sfruttano al meglio il processore disponibile. Anche se il prossimo chip Tensor G6 potrebbe non sembrare rivoluzionario sulla carta, Google punta a migliorare l’esperienza a ogni iterazione. La serie Pixel 9 sta già riscontrando un buon successo, e Google sembra sulla buona strada per continuare a offrire dispositivi che siano in grado di sorprendere, anche se non con la potenza pura.
Con il Pixel 11 ancora lontano, molte cose potrebbero cambiare prima del suo lancio. Nonostante ciò, avere già un’idea di cosa aspettarsi aiuta a capire la direzione che Google intende prendere con i suoi smartphone. Continueranno a emergere nuove informazioni sui Pixel 10 e 11, e sarà interessante vedere come Google deciderà di affrontare le sfide future e in che modo evolverà la sua strategia per mantenere la serie Pixel competitiva.