Pixel 10 e Pixel 11: Google conferma l’utilizzo del processo produttivo TSMC N3P per i chipset Tensor G5 e Tensor G6. Leggi di più nell’articolo.

Google ha deciso di fare un cambio di rotta importante per la produzione dei suoi futuri chipset Tensor. Il nuovo Tensor G5, atteso per il 2025 con la serie Pixel 10, sarà prodotto da TSMC e non più da Samsung. La notizia arriva da Kamila Wojciechowska, che ha rivelato i piani di Google attraverso documenti attendibili. L’azienda ha scelto di affidarsi alla tecnologia avanzata di TSMC, puntando al processo a 3 nm di seconda generazione (N3P), lo stesso utilizzato da Apple per i suoi chip A18 e M4.

Il Tensor G4, fabbricato ancora da Samsung, sarà l’ultimo chip della collaborazione storica tra Google e l’azienda sudcoreana. Tensor G5 rappresenta una scommessa ambiziosa per Google, che cerca di raggiungere nuovi traguardi tecnologici. Qualcomm e MediaTek, infatti, hanno già adottato il processo a 3 nm con i loro ultimi chipset, ma Google non sembra preoccupata dal gap temporale.

Il Tensor G5 sarà costruito utilizzando il packaging InFO-POP di TSMC, che permette di ottimizzare sia le dimensioni sia l’efficienza energetica del chip. Le prestazioni del chip subiranno un notevole boost grazie a questa novità, ma Google ha sempre sottolineato come l’obiettivo principale sia l’esperienza utente piuttosto che i punteggi di benchmark.

Per il futuro Tensor G6, previsto con il Pixel 11, Google non ha intenzione di passare immediatamente alla tecnologia a 2 nm, come molti ipotizzavano. Anche Apple, secondo le voci di mercato, potrebbe attendere fino aalla serie iPhone 18 per implementare questa tecnologia, preferendo utilizzare la variante N3P a 3 nm per un altro ciclo. Il motivo dietro questa scelta potrebbe essere legato agli alti costi di produzione dei wafer a 2 nm, che rendono la transizione meno conveniente nel breve termine.

Nonostante l’intera gamma Tensor sembri destinata a essere “indietro” di una generazione rispetto a Qualcomm, MediaTek e Apple, Google mantiene una visione chiara: i chip Tensor sono progettati per ottimizzare l’esperienza complessiva degli utenti Pixel, non per battere record di velocità. Le prestazioni dei Pixel 10 e Pixel 11 potrebbero quindi non allinearsi perfettamente con quelle dei dispositivi concorrenti, ma ciò non dovrebbe influire negativamente sull’esperienza d’uso. Il focus rimane sull’integrazione perfetta tra hardware e software, un punto che Google continua a spingere con convinzione.

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