Google ha accettato di pagare 8 milioni di dollari al Texas per risolvere il caso riguardante gli annunci radiofonici ingannevoli della serie Pixel 4 trasmessi nel 2019 e nel 2020.
Google ha accettato di pagare 8 milioni di dollari per risolvere una causa intentata dallo Stato del Texas per pubblicità ingannevoli della serie di telefoni Pixel 4, trasmessa su iHeartMedia, nel 2019 e nel 2020. Il procuratore generale del Texas aveva dichiarato che Google aveva messo in atto azioni e pratiche false, fuorvianti e ingannevoli attraverso gli annunci radiofonici. In questi, Google aveva fatto credere che gli annunciatori avessero utilizzato personalmente gli smartphone Pixel 4 e Pixel 4 XL, quando in realtà non avevano mai toccato questi prodotti.
Nella causa del Texas, Google aveva fornito ai dj copioni pubblicitari che prevedevano che i dj dicessero di utilizzare i telefoni e di apprezzare la funzione Night Sight, che permetteva di scattare foto in ambienti poco illuminati senza l’uso del flash. Il testo degli spot pubblicitari faceva credere che Google stesse offrendo ai consumatori un prodotto davvero innovativo. Uno spot pubblicitario, ad esempio, diceva: “Ho scattato foto da studio di tutto… la partita di calcio di mio figlio… una pioggia di meteoriti… un raro gufo maculato che è atterrato nel mio cortile”. Le foto o non erano state scattate, o erano state scattate con altri smartphone. In un’altra dichiarazione pubblicitaria, Google promuoveva Google Assistant sul Pixel 4 dicendo: “Il Pixel 4 non è solo foto fantastiche. È anche ottimo per aiutarmi a fare le cose, grazie al nuovo Google Assistant ad attivazione vocale che può gestire più attività contemporaneamente. Posso informarmi sulle ultime mode in fatto di salute, chiedere indicazioni per il corso di yoga per capre più vicino (sì, esiste) e mandare un messaggio alla mamma a mani libere”. Tuttavia, questi annunci non erano veritieri, in quanto i telefoni non erano ancora stati rilasciati quando gli annunci venivano trasmessi.
Secondo l’ufficio del procuratore generale del Texas, Google ha ridefinito il mercato delle fotocamere degli smartphone. Non sorprende, quindi, che i dj abbiano cercato di promuovere un prodotto che potesse competere con l’iPhone. Tuttavia, Google ha usato gli annunci per fare dichiarazioni chiaramente false, affermando che i prodotti erano già nelle mani degli utenti e le altre menzogne sugli annunci pubblicitari. Anche se è possibile trarre profitto dalle pubblicità ingannevoli, qualsiasi ripercussione negativa può essere molto grave per l’immagine dell’azienda e per il mercato smartphone.
Non è la prima volta che Google si trova nella giustizia per le pubblicità ingannevoli. Google si era accordata in precedenza con la Federal Trade Commission (FTC) e altri sei Stati per un ammontare di 9 milioni di dollari per la stessa causa. Questa volta, la società ha deciso di raggiungere un accordo e pagare 8 milioni di dollari per risolvere la causa legale del Texas. La decisione di Google di pagare l’indennizzo dimostra l’impegno dell’azienda a risolvere la controversia e a porre fine alle pratiche pubblicitarie ingannevoli.
Google ha avuto qualche problema con i suoi ultimi prodotti, tra cui i telefoni Pixel. Nonostante il successo dei suoi prodotti, Google ha deciso di puntare sull’ecosistema Pixel, creando la serie Pixel 7. L’obiettivo di Google sarà quello di rafforzare il mercato della telefonia, con nuovi e migliorati prodotti che possono competere con il rivale principale, l’iPhone. Tuttavia, la decisione di Google di fare pubblicità ingannevoli sui suoi prodotti in passato, potrebbe avere degli effetti sulla reputazione del produttore e sulla sua capacità di competere con gli altri brand di telefonia.