Google introduce il nuovo selettore di foto su Android per migliorare la privacy. Le app devono adeguarsi entro ottobre o verranno rimosse dal Play Store.

Google ha introdotto nel 2022 con Android 13 un selettore multimediale pensato per garantire una maggiore privacy, offrendo la possibilità di selezionare manualmente quali immagini e video condividere con le app. L’idea era semplice: dare più controllo su quali contenuti multimediali le app potessero accedere, evitando di concedere permessi troppo invasivi. La funzione ha riscosso successo, tanto che Google ha deciso di estenderla anche ai dispositivi con Android 4.4+ tramite Google Play Services.

Nonostante l’importanza di questo strumento, non tutte le app Android hanno ancora adottato il selettore multimediale, portando Google a prendere provvedimenti più drastici. A partire da metà 2024, la compagnia ha iniziato a modificare la propria politica sul Play Store per costringere le app a usare il nuovo selettore. Gli sviluppatori che non si adegueranno rischiano che le loro app vengano rimosse dal Play Store.

Mishaal Rahman, esperto Android, ha spiegato come Google stia rafforzando le regole sulle autorizzazioni per le immagini e i video. A partire dall’inizio del 2025, solo le app la cui funzione principale riguarda la gestione o modifica di foto e video potranno richiedere le autorizzazioni READ_MEDIA_IMAGES e READ_MEDIA_VIDEO. Si tratta di una stretta, volta a evitare che app non legate alla gestione multimediale accedano a file personali senza una reale necessità. Esempi di utilizzo occasionale o limitato di foto e video, come il caricamento di una foto profilo o di un’immagine per una playlist, dovranno obbligatoriamente utilizzare il selettore multimediale.

Durante l’I/O 2024, Google ha chiarito che avrebbe iniziato a far rispettare queste nuove regole dal 18 settembre 2024. Gli sviluppatori hanno tempo fino al 31 ottobre 2024 per dichiarare l’uso delle autorizzazioni nelle proprie app, pena l’impossibilità di aggiornare le applicazioni. Per chi ha bisogno di più tempo, sarà possibile richiedere un’estensione fino al 22 gennaio 2025. Chi non rispetterà le scadenze rischia la rimozione dal Play Store, con alcune eccezioni per le app aziendali e di gestione privata.

La scelta di Google non è solo una questione di sicurezza, ma anche di trasparenza. Gli utenti devono poter avere il controllo completo sulle proprie informazioni personali, senza temere che ogni app possa accedere liberamente ai file multimediali. L’obiettivo è rendere l’esperienza Android più sicura e privata. Uno degli aspetti che ha sollevato critiche è l’interfaccia del selettore multimediale. Al momento, non offre funzioni avanzate come la ricerca o il filtro tra i file, rendendo più difficoltoso trovare foto o video specifici.

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