Google multata per 2,5 decilioni di dollari in Russia. L’importo, cresciuto per 4 anni, supera di 23 milioni di volte il denaro presente sulla Terra.
Un tribunale russo ha inflitto a Google una multa surreale da 2,5 decilioni di dollari, una somma che va oltre ogni comprensione. Il valore equivale a 2,5 trilioni di trilioni di trilioni di dollari, una cifra inimmaginabile, superiore di oltre 23 milioni di volte a tutto il denaro presente sulla Terra. L’origine della vicenda risale al 2020, quando Google era stata multata per 100.000 rubli (circa 1.032 dollari) dopo che due media russi legati al Cremlino, Tsargrad e RIA FAN, erano stati soggetti a restrizioni su YouTube. Google aveva accusato questi canali di diffondere propaganda a favore del governo russo.
Le tensioni si sono aggravate con il blocco di altri media russi, tra cui Channel One, Moscow Media e Public Television of Russia, durante la guerra in Ucraina. Il rifiuto di Google di pagare le multe iniziali ha portato la corte a raddoppiare l’importo settimanalmente per quattro anni, portando alla cifra iperbolica di oggi. A complicare ulteriormente la situazione, Google ha imposto limitazioni aggiuntive in Russia. Ad agosto, la compagnia ha disattivato gli account AdSense, bloccando di fatto le entrate pubblicitarie per gli editori russi. A settembre, ha anche limitato la creazione di nuovi account, aumentando le restrizioni già in atto.
Google ha risposto alla vicenda dicendo: “Abbiamo questioni legali in corso relative alla Russia. Ad esempio, ci sono state imposte sentenze civili che includono sanzioni composte in relazione a controversie relative alla chiusura di account, inclusi quelli di parti sanzionate. Non crediamo che queste questioni legali in corso avranno un effetto negativo sostanziale”. La dichiarazione sottolinea la percezione della multa come una formalità senza peso reale, quasi come se fosse stata imposta in “dollari del Monopoli”.
Il confronto legale tra Google e la Russia non è nuovo. Nel 2022, la filiale russa di Google aveva dichiarato bancarotta dopo il sequestro del conto bancario da parte delle autorità russe. Un portavoce di Google aveva affermato che il blocco del conto aveva reso impossibile continuare le operazioni, compresi il pagamento dei dipendenti, dei fornitori e il rispetto di altri obblighi finanziari. Dall’inizio delle sanzioni nel 2022, gli utenti russi non vedono più annunci online su Google, una scelta che fa parte di una serie di misure imposte a seguito della guerra in Ucraina. Un dettaglio curioso che solleva la domanda: perché bloccare gli annunci agli utenti russi se sono proprio loro a essere sanzionati? Una storia di tensioni e risposte estreme che lascia tutti con il fiato sospeso.