Google sta ampliando la sua app di video chat, Meet, con una nuova funzione che consentirà agli utenti di trasmettere le riunioni in diretta streaming su YouTube.
Sono stati due giorni intensi per Google Meet, poiché il gigante della ricerca ha appena introdotto una nuova funzione di anonimato per i sondaggi e le domande. Google sta ora introducendo una nuova funzione che aumenta l’interattività della sua applicazione Meet, già considerata una piattaforma di videoconferenza di prima scelta. L’ultima funzione del servizio consentirà agli utenti di decidere di trasmettere le riunioni in livestream ai loro canali YouTube.
Secondo Google, un amministratore può attivare questa funzione accedendo al pannello Attività della riunione e selezionando “Live Streaming”. È quindi possibile selezionare il proprio canale per iniziare a trasmettere la riunione che si sta tenendo.
Google spiega che il livestreaming “è utile nelle situazioni in cui si desidera presentare informazioni a un vasto pubblico al di fuori dell’organizzazione, dando loro l’opportunità di mettere in pausa e riprodurre la presentazione quando necessario o di vederla in un momento successivo”.
Esiste un processo di approvazione del canale per il live streaming su YouTube. Google avvisa gli utenti che il loro canale deve essere approvato per il livestreaming prima di poterlo fare attraverso Google Meet. La pagina di aiuto spiega che quando la gestione dell’host è attiva, solo l’host e i co-host possono iniziare il livestreaming della riunione. Se l’opzione è disattivata, chiunque partecipi alla riunione può avviare il livestreaming. Google offre anche un’opzione per la privacy se qualcuno è interessato a seguire la riunione in livestreaming.
Una funzione come il livestreaming di una riunione sembra un altro modo in cui Google sta cercando di diversificare e separare Meet dalle altre piattaforme.
La nuova funzione sarà distribuita in più fasi. La prima è un “rilascio rapido”, con la funzione che verrà distribuita a domini selezionati entro tre giorni a partire dal 21 luglio (fase già terminata. La seconda sarà per i domini con un “rilascio programmato” graduale che potrà richiedere fino a 15 giorni a partire dal 25 luglio.