Google sta cambiando il modo in cui formatta i risultati di ricerca su mobile, ha annunciato ieri venerdì 14 ottobre l’azienda. I risultati a pagamento avranno ora un’etichetta più grande “Sponsorizzato” invece della semplice etichetta “Annuncio” che avevano prima, e il nome di ogni sito web è ora elencato nella parte superiore di ogni risultato di ricerca. Anche le “dimensioni e la forma” delle favicon di ciascun sito web sono state aggiornate per renderle più facilmente visibili. Il nuovo formato dei risultati di ricerca è in fase di lancio sui dispositivi mobile e Google prevede di testare “presto” un’esperienza simile per le ricerche su desktop.
Nel suo post sul blog, l’azienda spiega che il nuovo tag “Sponsorizzato” è stato introdotto per garantire che “gli annunci siano chiaramente etichettati” con un tag che sia “prominente e chiaro in tutti i diversi tipi di contenuti a pagamento”. Nel frattempo, la visualizzazione dei nomi dei siti e delle favicon in modo più evidente nei risultati di ricerca ha lo scopo di rendere più facile “identificare a colpo d’occhio il sito web associato a ciascun risultato”.
Le modifiche apportate da Google alla formattazione dei risultati di ricerca sono state occasionalmente criticate perché rendono più difficile capire dove finiscono i risultati a pagamento e dove iniziano quelli organici. La timeline di questo tweet del 2019 (via TechCrunch) mostra come il gigante della ricerca abbia modificato nel tempo la formattazione dei risultati sponsorizzati su desktop. Si è passati gradualmente dalla formattazione dei risultati a pagamento con un colore di sfondo diverso alla semplice visualizzazione con un piccolo tag “Annuncio” su desktop.
Le critiche sono state più intense nel 2020, quando Google ha lanciato un nuovo look per i risultati di ricerca su desktop, aggiungendo le favicon ai risultati organici. Il problema era che queste piccole icone avevano quasi le stesse dimensioni dell’etichetta “Annuncio” sui risultati a pagamento, rendendo difficile distinguere le due cose a colpo d’occhio. Dopo le proteste, l’azienda ha fatto marcia indietro sulla modifica del design e ha dichiarato che avrebbe “sperimentato nuove collocazioni per le favicon”.
Al momento in cui scriviamo, le favicon non sono ancora state diffuse nei risultati di ricerca per desktop.
I risultati a pagamento di Google sono ancora più difficili da distinguere rispetto a quando il gigante della ricerca utilizzava sfondi di colore diverso, ma il passaggio dall’etichetta di otto lettere “Annuncio” a quella molto più grande “Sponsorizzato” su mobile sembra un passo nella giusta direzione.