Google abbandona la lista d’attesa per l’accesso al suo chatbot Bard, annunciando che il servizio sarà disponibile in altri 180 paesi e territori.
Il chatbot AI di Google Bard, si espande in altri 180 Paesi e territori senza la necessità di una lista d’attesa. L’annuncio è stato dato mercoledì 10 maggio, e il nuovo Bard sarà costruito sulla base del più recente Large Language Model di Google, il PaLM 2. La prima generazione del chatbot era stata rilasciata a febbraio, ma le prestazioni iniziali si erano rivelate poco convincenti. Google ha quindi lavorato per sviluppare ulteriormente il PaLM, consentendogli di produrre risposte di maggiore qualità e di eseguire nuovi compiti come la generazione di codice di programmazione.
Bard offrirà una serie di nuove caratteristiche e funzioni, come un maggior grado di risposte visive alle richieste degli utenti. Inoltre, gli utenti potranno inserire più facilmente immagini in Bard insieme alle loro richieste scritte, portando le funzionalità di Google Lens in Bard. L’azienda sta cercando di allearsi con altri leader del settore per aumentare ulteriormente le capacità di Bard. Oggi Google ha annunciato la collaborazione con Adobe per portare la sua IA generativa Firefly in Bard, come mezzo per contrastare l’offerta Bing Chat e Dall-E2 di Microsoft.
Infine, Google ha comunicato che implementerà una serie di modifiche e aggiornamenti in risposta ai feedback ricevuti dalla comunità dopo il lancio. Facendo clic su una riga di codice generato o su una risposta del chatbot, si otterrà un link alla fonte di quella specifica parte. Inoltre, l’azienda sta lavorando per aggiungere la possibilità di esportare il codice generato, in modo che gli utenti possano facilmente eseguirlo su Replit o inviarlo a Docs o Gmail, e saranno disponibili nuovi temi scuri.
Nonostante Google mescoli e abbia capacità di intelligenza artificiale tra i suoi prodotti, sta lavorando per allearsi con altri leader del settore per aumentare ulteriormente le capacità di Bard. L’esigenza di migliorare la qualità del chatbot era diventata una priorità assoluta, considerando che ChatGPT di OpenAI era arrivato sul mercato e aveva iniziato a mangiare il pranzo collettivo del settore come Gulliver in una mensa lillipuziana. La competitività tra i vari produttori nei prossimi mesi potrebbe portare a ulteriori sviluppi interessanti in questo settore.