Google Home: dalla revisione dell’applicazione all’integrazione con i dispositivi più vecchi. Scopriamo come Google si prepara a trasformare la propria piattaforma domotica in un vero e proprio quartier generale per la casa intelligente.
Google Home, la piattaforma dedicata al controllo della domotica e dei dispositivi connessi della nostra casa, è sotto i riflettori per un’imminente e sostanziale revisione, operativa sia su web che su dispositivi mobile.
Un mare di funzionalità sconfinato, che si è ampliato costantemente nel corso del tempo, talvolta navigato con difficoltà da parte degli utenti. L’accesso e il controllo delle numerose funzionalità si sono infittiti, e la richiesta di semplificazione da parte della community di utenti non si è fatta attendere. In una recente sessione di “Ask Me Anything” su Reddit, il team dietro Google Home ha offerto risposte e soluzioni alle domande più pressanti.
Una delle questioni sollevate dagli utenti riguardava l’assenza di un widget per il controllo diretto delle lampadine smart, una funzionalità la cui mancanza obbliga ad effettuare diversi passaggi per raggiungere l’opzione desiderata. Sebbene la risposta degli sviluppatori sia stata chiara nel sottolineare l’arrivo imminente di una soluzione a questo problema, per ora, suggeriscono di utilizzare il pannello di Android 13.
La sfida, però, non si ferma alla mera semplificazione dell’interfaccia utente. Uno degli ostacoli più complessi riguarda l’integrazione in Google Home di dispositivi più datati, come i primi rilevatori di fumo Nest Protects e telecamere di sorveglianza Nest. Pur essendo oggetti progettati quasi un decennio fa, il team di ingegneri è impegnato a lavorare su una piena integrazione, senza tuttavia poter fornire una tempistica definita a riguardo.
D’altro canto, la futura versione di Google Home non si limiterà a correggere problematiche esistenti, ma punta ad ampliare ulteriormente il proprio orizzonte funzionale. Una delle novità riguarda l’arrivo delle notifiche delle telecamere di videosorveglianza o campanello con anteprima video sugli orologi con sistema operativo Wear OS 3 o superiore, a condizione che siano sincronizzati con uno smartphone Android 14.
Un’attenzione particolare è stata rivolta anche alla sicurezza e alla personalizzazione dell’accesso ai dispositivi di automazione domestica. La nuova iterazione di Google Home introdurrà un “nuovo editor di script basato sul web” e studierà la possibilità di inserire “controlli di accesso più granulari”, evitando che l’aggiunta di un nuovo utente alla “Home” gli conceda un accesso indiscriminato a tutte le funzionalità e dispositivi connessi.