Google Files si prepara a rivoluzionare la gestione dei documenti con i riassunti AI. Scopri come questa nuova funzionalità, basata su Gemini Nano, ti aiuterà a trovare rapidamente le informazioni che ti servono.
La gestione dei file sui dispositivi Android sta per diventare ancora più semplice grazie a un’innovativa funzionalità in arrivo su Google Files. L’app, già nota per offrire un controllo dettagliato su file e dati, si prepara a introdurre una nuova funzione che promette di rendere la vita digitale ancora più agevole: riassunti basati sull’intelligenza artificiale. Questa novità sarà progettata per fornire agli utenti una rapida panoramica di documenti testuali lunghi, aiutando a risparmiare tempo prezioso.
Secondo un recente rapporto di Android Authority, all’interno dell’app Files by Google (versione 1.4678.667290778.0-release beta) sono state trovate delle stringhe che rivelano dettagli interessanti su come funzionerà questa nuova funzionalità. I riassunti generati dall’AI avranno la capacità di “descrivere cosa c’è nel file”, offrendo quindi agli utenti una comprensione immediata del contenuto senza dover scorrere l’intero documento. Un aspetto fondamentale è che questi riassunti saranno “generati sul dispositivo”, garantendo così una maggiore privacy e sicurezza per gli utenti.
Non solo, l’app Files di Google offrirà la possibilità di disattivare i riassunti AI direttamente dalle impostazioni, per chi preferisce non utilizzare questa funzione. Google invita comunque gli utenti a “ricontrollare” sempre i risultati ottenuti, poiché riassumere file di testo o documenti di grandi dimensioni potrebbe comportare qualche inesattezza. Questo suggerimento, seppur comprensibile, indica che la funzione è ancora in fase di perfezionamento.
La fonte ha provato ad attivare la nuova opzione di riepilogo, ma al momento sembra non essere ancora operativa. La levetta per attivare i riassunti AI sarà posizionata nella categoria Sfoglia delle Impostazioni dell’app Files, subito sotto la voce Cartella di sicurezza. In questo modo, gli utenti potranno facilmente trovare l’opzione e decidere se usufruirne o meno. Un altro aspetto interessante di questa funzione è il suo utilizzo delle capacità di Gemini Nano, un modello AI che è supportato solo da un numero limitato di dispositivi Pixel e Galaxy. Ciò potrebbe escludere una fetta di utenti Android dal poter utilizzare la nuova funzionalità, limitandone quindi l’accesso.