Una modifica al Nest Hub annunciata lo scorso anno avrà presto un impatto sulla vita delle famiglie che amano lo smart speaker con Google Assistant.
Il Nest Hub è il dispositivo di punta della lineup di prodotti per la domotica di Google. I proprietari sfruttano questo dispositivo per controllare la smart home. Il “compagno quotidiano” di Google è anche molto utile per tenere occupati i bambini mentre si fanno le faccende domestiche, ad esempio. La combinazione di touch screen e controllo vocale è ideale per offrire ai più piccoli stimolanti giochi interattivi.
Per avviare questi giochi educativi, è sufficiente dire al Nest Hub “Ehi Google, giochiamo”. I giochi vanno da Sasso, carta, forbici, Spock (una variante di Shi Fu Mi) a Testa o croce, oltre ai classici Blind Test e Quiz. Ci sono anche diversi titoli progettati appositamente per i bambini da sviluppatori terzi. Se possedete un Nest Hub e vi piacciono queste app, presto non ci saranno più.
Questa non è una sorpresa per gli sviluppatori di terze parti. Già la scorsa estate, Google aveva comunicato ufficialmente che si stava concentrando sulle App Actions per Android come il modo migliore per creare esperienze vocali più coinvolgenti. Di conseguenza, Conversation Actions, l’API precedentemente offerta per creare applicazioni vocali su Nest Hub, semplicemente scomparirà.
La scomparsa dell’intero catalogo di giochi, ma anche di esperienze educative e storie, probabilmente sconvolgerà i bambini… e i loro genitori, che avevano trovato in questa funzione un valido alleato per tenere occupati i propri figli. Tuttavia, non c’è dubbio che l’azienda e i suoi sviluppatori proporranno presto applicazioni simili, ma con interfacce e tecniche di programmazione diverse, in particolare basate sull’intelligenza artificiale. È comunque su questa tecnologia che l’azienda vuole concentrare i propri sforzi, come dimostra il rilascio di Bard, il rivale di Chat GPT.