Google Docs ha reso l’organizzazione dei documenti lunghi ancora più semplice. Con le schede, è possibile suddividere i contenuti, aggiungere emoji e condividere sezioni specifiche.

Google Docs è per molti la piattaforma preferita per scrivere e modificare documenti grazie alla sua praticità, la disponibilità multipiattaforma e la facilità degli strumenti di collaborazione. Google sta ora introducendo una nuova funzione in Docs che rende più semplice l’organizzazione dei contenuti, soprattutto nei documenti lunghi.

Google ha introdotto una funzione schede per Google Docs che facilita l’organizzazione e la navigazione di documenti lunghi consentendo di suddividere i contenuti e di aggiungere punti di controllo in qualsiasi punto, rendendo più facile il salto tra le diverse sezioni. Secondo l’azienda, questa funzione è ideale per suddividere documenti lunghi e strutturati in “sezioni più piccole e digeribili”, permettendo così ai lettori di concentrarsi sui contenuti più importanti per loro. Inoltre, gli utenti possono creare fino a tre subtabs all’interno di ogni scheda per “aggiungere ancora più struttura” al loro documento.

Per aggiungere un elemento divertente a tutto ciò, Google consentirà agli utenti di assegnare un emoji a ciascuna scheda, fornendo un rapido indizio visivo di ciò che la scheda rappresenta. L’emoji apparirà a sinistra del titolo della scheda nel pannello di sinistra, sostituendo l’icona predefinita. Inoltre, la parte migliore di questa funzione è che gli utenti possono ora condividere i link a schede specifiche invece che all’intero documento, utilizzando il menu a tre punti accanto a ciascuna di essa.

È possibile accedere alle nuove tabs in Google Docs facendo clic sul simbolo del pallino nell’angolo superiore sinistro dell’editor web. Tuttavia, solo gli utenti con i permessi di modifica del documento possono creare o modificare le schede, mentre quelli con accesso di sola visualizzazione possono solo navigare al loro interno. La novità è ora disponibile per tutti gli utenti di Google Workspace, compresi gli account personali e a pagamento, e Google fa notare che potrebbero essere necessari fino a 15 giorni perché la funzione sia visibile a tutti.

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Carolina Napolano
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