Google solleva accuse contro aziende italiane, greche e spagnole per lo sviluppo di spyware che compromettono la sicurezza globale di internet.

Google ha recentemente lanciato un’accusa formale nei confronti di cinque aziende europee – specificatamente in Italia, Grecia e Spagna – per aver prodotto e distribuito software di spionaggio. Questi strumenti di hacking, secondo quanto riportato da Google, stanno infettando e compromettendo dispositivi mobile in tutto il mondo, minando la sicurezza di internet a livello globale.

Le aziende in questione, identificate come Cy4Gate, RCS Labs e Negg Group dall’Italia, Intellexa dalla Grecia e Variston dalla Spagna, sono state denunciate per aver facilitato l’uso di “pericolosi strumenti di hacking”. Google ha evidenziato come tali aziende promuovano i loro prodotti come destinati esclusivamente a enti governativi per scopi di sicurezza nazionale. Tuttavia, vi sono crescenti preoccupazioni riguardo al fatto che questi strumenti spyware vengano impiegati anche per sorvegliare la societĂ  civile, oltrepassando i limiti etici e legali.

Il caso dello spyware Pegasus, sviluppato dall’azienda israeliana NSO Group, ha precedentemente attirato l’attenzione internazionale dimostrando come questi strumenti possano essere utilizzati per spiare indiscriminatamente cittadini e figure di spicco in tutto il mondo. Nonostante NSO, Google sottolinea che numerose altre aziende contribuiscono alla diffusione di tecnologie di spionaggio per scopi dannosi.

Le ricerche condotte dal team TAG (Threat Analysis Group) di Google hanno rivelato che la domanda di tali tecnologie da parte di clienti governativi rimane elevata. Il rapporto evidenzia come il settore privato sia diventato una fonte significativa di strumenti di hacking avanzati, compromettendo la sicurezza di internet per tutti gli utenti.

In particolare, Google ha accusato l’azienda Negg Group di utilizzare il proprio software per spiare individui in Italia, Malesia e Kazakistan. Analogamente, Variston è stata indicata per aver sviluppato software capaci di infettare dispositivi tramite popolari browser come Google Chrome e Mozilla Firefox, nonchĂ© applicazioni iOS.

Le cinque aziende coinvolte non hanno fornito commenti in merito alle accuse o non erano raggiungibili al momento della richiesta di dichiarazioni da parte di Reuters.

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