Precedenti indiscrezioni prevedevano la possibilità da parte di Google di introdurre un sensore di sblocco facciale nella linea Pixel 6, ma i dispositivi sono stati lanciati e ciò non è avvenuto. Sebbene il produttore non abbia implementato questo strumento di sicurezza nella sua attuale generazione, si prevede che i modelli futuri verranno forniti con “Face ID” incorporato.
Inizialmente, questa novità dovrebbe essere disponibile esclusivamente sulla variante Pro, che solitamente utilizza un sensore della fotocamera anteriore più alto rispetto al modello standard. L’aspettativa dell’azienda di offrire questo strumento nel Pixel 6 Pro è nata dopo che le fughe di notizie hanno indicato il sensore Sony IMX663, compatibile con l’autofocus a doppio pixel (DPAF).
La tecnologia DPAF non è nuova per i telefoni cellulari di Google, tuttavia, dovrebbe essere un grande alleato per l’azienda introdurre lo sblocco facciale nel prossimo futuro.
Apparentemente, gli attuali smartphone hanno requisiti hardware e software sufficienti per consentire la mappatura tridimensionale dei volti, ma questo potrebbe essere stato ritardato per un motivo comprensibile: la batteria. Secondo 9to5Google, il colosso di Mountain View ha deciso di ritardare questa funzionalità per non pregiudicare le prestazioni del chipset Tensor.
Questa volta, gli appassionati indicano la possibilità che Google lanci questa novità su Pixel 7 Pro, uno smartphone il cui lancio dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno alimentato dalla seconda generazione di Tensor, una versione che dovrebbe apportare miglioramenti delle prestazioni e una migliore efficienza energetica rispetto a la 1a generazione.