Il popolare browser web Google Chrome sta per lanciare una funzione rivoluzionaria per tenere sotto controllo l’uso della memoria. Una risposta alle costanti critiche sull’elevato consumo di RAM?

Non è un segreto che Google Chrome, nonostante la sua popolarità e le sue funzionalità avanzate, abbia sempre dovuto affrontare un flusso continuo di critiche relative al suo elevato utilizzo di RAM. Molti utenti hanno lamentato il fatto che il browser tenda a “mangiare” una quantità significativa della memoria dei loro computer, rallentando di conseguenza le prestazioni del sistema.

Tuttavia, sembra che Google stia finalmente prendendo seriamente in considerazione queste preoccupazioni. Secondo il tipster Leopeva64, una funzione che potrebbe mitigare questa problematica è in fase di test. Già anticipata a marzo, questa funzione introdurrà un indicatore di utilizzo della RAM per ogni singola scheda aperta nel browser.

Concretamente, quando un utente posiziona il mouse sopra una scheda per alcuni secondi, una miniatura della scheda mostrerà un indicatore che segnala quanto della memoria RAM sta utilizzando. Non solo, se una specifica scheda dovesse consumare una quantità di RAM superiore alla norma, l’indicatore mostrerà un segnale di “utilizzo elevato della memoria”, offrendo all’utente una visione chiara dei potenziali colpevoli che stanno consumando la maggior parte delle risorse del sistema.

Attualmente, questa funzione è limitata alla versione desktop di Google Chrome e, per ora, coloro che desiderano sperimentarla devono utilizzare la versione Canary di Chrome. Quest’ultima, per chi non lo sapesse, è una versione “anteprima” del browser, utilizzata principalmente per testare nuove funzionalità prima che queste vengano rilasciate al grande pubblico.

Per chi fosse interessato a provare questa nuova opzione, ecco come fare:

  1. Aprire Google Chrome e digitare nella barra degli indirizzi: Chrome://flags;
  2. Cercare “Show memory usage in hovercards”;
  3. Attivare l’opzione e riavviare il browser.

È interessante notare che secondo alcuni, secondo Windows Central, questa funzione non è esclusiva della versione Canary. Infatti, il sito sostiene di aver individuato l’esperimento nella versione 117 Stabile di Google Chrome, suggerendo che potrebbe già essere accessibile ad un numero maggiore di utenti.

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