Big G abbandona il piano di eliminare i cookie di terze parti e si concentra su nuove funzioni per la privacy in Google Chrome e sulla protezione IP.

È emerso che eliminare i cookie di terze parti non è poi così facile. Se avete seguito queste notizie, saprete che i piani di Google per eliminare i cookie di terze parti dal suo browser si trascina da tempo. L’azienda ha ripetutamente rimandato la sua decisione al fine di sistemare le cose e ora, finalmente, le cose sono giunte al termine. Sorprendentemente, Google sta finalmente gettando la spugna su questa missione e sta facendo un giro completo rispetto ai suoi piani iniziali, il che significa che i cookie sono qui per restare.

Google lo ha annunciato attraverso il proprio blog The Privacy Sandbox, affermando che, sebbene sia stato fatto un grande lavoro per la deprecazione dei cookie di terze parti, sono semplicemente troppi i soggetti coinvolti che avrebbero un impatto tale da renderla un’opzione praticabile. Invece, la società sta introducendo qualcosa di nuovo, dando agli utenti la possibilità di fare una “scelta informata” sulla loro esperienza di navigazione web.

Nonostante questa notizia, Google continuerà a lavorare sulla sua Privacy Sandbox, il che significa che continuerete a sentirne parlare man mano che le cose avanzano. Detto questo, uno degli obiettivi originali della Privacy Sandbox era quello di sostituire i cookie di terze parti con qualcosa di nuovo. Dal momento che ciò non sta accadendo, dobbiamo chiederci quando esattamente la questione verrà portata avanti.

Google sembra comunque intenzionata a ridurre il tracciamento cross-site, il che è un vantaggio per gli utenti. Ma le cose sono un po’ oscure per quanto riguarda il futuro di Privacy Sandbox. Tuttavia, nell’ambito di questa nuova svolta, il gigante tech sembra intenzionato ad aggiungere nuove funzioni di controllo della privacy in Google Chrome, oltre ad abilitare la protezione IP per chi utilizza la funzione incognito del browser. In questo modo, in futuro, gli utenti avranno il loro IP protetto quando visitano un sito web e il traffico tra l’utente e il sito web non sarà facilmente disponibile per il tracciamento.

Come si può immaginare, una scelta di questa portata è un duro colpo, soprattutto per tutte le parti coinvolte, poiché non si tratta di una proposta nata da un giorno all’altro, ma di un percorso che ha richiesto quattro anni per arrivare al punto in cui ci troviamo. Quindi, anche se i cookie di terze parti faranno parte del nostro futuro di navigazione, c’è sempre la possibilità che Google possa rimettere in sesto la situazione, e senza dubbio ne sentiremo parlare.

Per il momento, però, torniamo a utilizzare internet come abbiamo sempre fatto e, se siete preoccupati per la privacy in qualche modo, potrebbe essere un buon momento per investire in una VPN.

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Team CEOTECH
La tecnologia dovrebbe arricchire la vita delle persone oltre a tutelare il pianeta.