Il gigante della ricerca online ha deprecato uBlock Origin su Google Chrome con Manifest V3, limitando drasticamente le capacità degli adblocker.

Se ti sei abituato a navigare senza pubblicità grazie a uBlock Origin, le cose potrebbero cambiare presto. Google ha annunciato la deprecazione dell’amatissimo adblocker open-source dal Chrome Web Store, come inizio di una fase di eliminazione graduale. La causa di tutto ciò è l’implementazione da parte di Google del Manifest V3, una nuova specifica per le estensioni di Chrome che limita le capacità degli adblocker.

Google Chrome ha introdotto Manifest V3 con l’obiettivo dichiarato di migliorare le prestazioni e la sicurezza del browser, ma molti utenti e sviluppatori vedono la mossa come una limitazione alla libertà di navigazione. uBlock Origin, uno dei più potenti e diffusi adblocker, non è compatibile con le nuove API imposte da Manifest V3. Di conseguenza, sarà obbligatorio sostituirlo con una versione ridotta, chiamata uBlock Origin Lite (uBOL). Tuttavia, uBOL non offre le stesse prestazioni del suo predecessore: le sue capacità di filtraggio sono limitate, non supporta regole specifiche per i siti web e non funziona su quelli che adottano misure anti-ad-blocking. Inoltre, l’installazione richiede un intervento manuale.

google chrome disattiva automaticamente ublock origin (2)

La nuova API introdotta da Manifest V3 limita la possibilità di bloccare contenuti avanzati, rendendo meno efficaci strumenti come uBlock Origin. Molti adblocker commerciali come Adblock Plus e AdGuard si sono già adattati alla nuova specifica, ma per chi cerca un blocco delle pubblicità più dettagliato e personalizzato, le opzioni cominciano a scarseggiare.

Critici e sviluppatori sospettano che la transizione a Manifest V3 possa essere stata progettata per favorire il business pubblicitario di Google, considerando che la compagnia dipende fortemente dalle entrate pubblicitarie. Lo sviluppatore di uBlock Origin, Raymond Hill, ha confermato che uBlock Origin Lite non può essere considerato un vero sostituto dell’originale, poiché offre meno funzioni e minori controlli. La differenza si noterà soprattutto per chi apprezza il controllo granulare sui contenuti che uBlock Origin permetteva.

Il declino di uBlock Origin era prevedibile: già a ottobre, la versione di test Chrome Canary aveva rimosso il flag che permetteva agli utenti di utilizzare il vecchio Manifest V2, disabilitando di fatto uBlock Origin e altri adblocker simili. Da allora, la transizione è stata rapida. Per chi cerca un’esperienza di navigazione senza pubblicità, la deprecazione di uBlock Origin potrebbe essere un duro colpo. Se uBlock Origin era la tua scelta per una navigazione pulita, potresti dover considerare alternative. Uno dei consigli più diffusi è esplorare altri browser che supportano ancora adblocker più avanzati, come Firefox o Brave, entrambi noti per il loro impegno verso la privacy e la personalizzazione.

Articolo precedenteFotocamera Pixel: nuove funzioni e modalità subacquea
Articolo successivoCrisi iPhone: il valore di rivendita crolla
Team CEOTECH
La tecnologia dovrebbe arricchire la vita delle persone oltre a tutelare il pianeta.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui