Come molti di noi, Google è impegnata in una battaglia senza fine contro lo spam. Mentre tutti noi abbiamo imparato a schivare le telefonate e a filtrare la nostra casella di posta, l’azienda dietro Workspace ha dovuto affrontare un assalto di spazzatura attraverso tutte le sue app più popolari, tra cui Gmail, Drive e Messaggi. Google ha fatto alcuni passi nella giusta direzione con molti dei suoi servizi, aggiungendo strumenti per proteggere meglio gli utenti dallo spam. Oggi è il turno di Calendar, che inizierà a nascondere gli inviti provenienti da mittenti sconosciuti.
È sorprendente che Google non abbia aggiunto un sistema simile in passato, poiché si tratta di un’inclusione relativamente ovvia nell’elenco di riunioni e appuntamenti. Con questo strumento, si può scegliere di visualizzare gli eventi che provengono da mittenti noti, compresi quelli del dominio aziendale, quelli dell’elenco dei contatti e quelli con cui si è interagito in precedenza. Questi filtri dovrebbero coprire la maggior parte delle persone con cui gli utenti di Calendar si incontrano quotidianamente, evitando al contempo inviti di spam che sono fastidiosi nel migliore dei casi, o addirittura dannosi nel peggiore. Gli amministratori possono anche impostare questa funzione per tutti gli account del loro dominio, rendendo le cose molto più semplici per le aziende che vogliono ridurre i link indesiderati.
Naturalmente, non è obbligatorio utilizzare questa visualizzazione: si può ancora scegliere di far confluire ogni invito nel calendario, indipendentemente dalla sua origine, o di visualizzare solo quelli accettati. Google sta semplicemente offrendo agli utenti un metodo più semplice per separare gli inviti cattivi da quelli buoni, che sarà probabilmente accolto con favore dai lavoratori e da altri irriducibili del calendario.
L’aggiornamento è disponibile per tutti gli iscritti a Workspace, per gli account personali e per gli utenti G Suite precedenti, in modo che tutti possano trarre vantaggio dai filtri migliorati quando pianificano le riunioni settimanali. La distribuzione inizierà oggi, ma potrebbero essere necessari fino a quindici giorni per raggiungere tutti gli account.