Mentre Big G affina il suo chatbot Google Bard basato sull’intelligenza artificiale generativa, emergono dettagli su un’integrazione con Google Messaggi che promette nuove frontiere.
Google sta affrontando la crescente pressione nel campo dell’intelligenza artificiale generativa, soprattutto a causa del successo di ChatGPT di OpenAI. In risposta, Big G sta perfezionando Google Bard e sta cercando modi innovativi per integrarlo nei suoi numerosi prodotti e servizi, tra cui Google Assistant e Google Messaggi. Un recente post di AssembleDebug su X (ex Twitter) rivela che Bard potrebbe essere molto più potente di quanto inizialmente previsto una volta implementato in Google Messaggi, offrendo un’ampia serie di funzionalità avanzate.
L’integrazione di Google Bard in Google Messaggi sembra andare oltre una semplice aggiunta di IA alla messaggistica. Secondo il codice scoperto, Bard potrebbe estendere il suo supporto per includere funzioni che facilitano l’uso simultaneo di diversi servizi Google. Ad esempio, gli utenti potrebbero accedere rapidamente a Google Maps mentre interagiscono con Bard in Messaggi, o addirittura consultare la propria casella di posta Gmail direttamente dall’app di messaggistica. Questa estensione delle capacità di Bard in Messaggi potenzia l’esperienza utente e apre nuove strade per l’interazione tra i vari servizi Google.
L’anticipazione dell’arrivo di Bard su Messaggi deriva dalla scoperta della sua funzionalità in una versione beta dell’app. Le funzioni osservate nel 2023 suggeriscono che Bard sarà integrato nelle conversazioni RCS dell’app, offrendo assistenza in diversi contesti, come aiutare a redigere o tradurre messaggi. Inoltre, Bard sembra destinato a raccogliere informazioni sull’utente nel tempo, come dati sulle conversazioni precedenti e posizioni, per fornire risposte più mirate e pertinenti alle domande poste.
Nonostante le potenzialità offerte da Bard, Google ha chiarito che le chat e le conversazioni con il bot saranno salvate solo per 18 mesi. Gli utenti hanno la possibilità di disattivare la memorizzazione delle informazioni per mantenere la privacy, sebbene i dati rimangano disponibili per circa 72 ore prima di poter essere eliminati definitivamente.